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QUINTA EDIZIONE

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ParmaToday

L'associazione U.C.A.I. Sezione di Parma è lieta di presentare la Quinta Edizione della mostra ACQUERELLI con: Patrizia Bartoli Artemisia Bolsi Margherita Caldanini Mariantonia Mazzeo Giuseppe Passera Renzo Rabboni Maria Teresa Saccani Sauro Tessoni INAUGURAZIONE SABATO 17 MARZO alle ore 17 presso GALLERIA S.ANDREA Via G.Cavestro 6, Parma Dal 17 al 29 marzo 2018 orari: da martedì a sabato 10-12 e 16-19; domenica 16-19; lunedì chiuso Ingresso libero Per il quinto anno consecutivo sabato 17 marzo 2018 inaugura la mostra ACQUERELLI presso la Galleria S. Andrea. Ideata dall'associazione U.C.A.I è diventata ormai un'occasione di confronto tra alcuni artisti parmensi, che mostrano al pubblico una parte della propria produzione legata ad una tecnica complessa e di grande effetto. Patrizia Bartoli, Artemisia Bolsi, Margherita Caldanini, Mariantonia Mazzeo, Giuseppe Passera, Renzo Rabboni, MariaTeresa Saccani, Sauro Tessoni, sono gli otto acquarellisti che esibiranno opere dal classico allo sperimentale, dal figurativo all'astratto, in un gioco di colori all'interno dello spazio espositivo della ex chiesa tardomedievale. ARTEMISIA BOLSI Le qualità pittoriche di Artemisia Bolsi che emergono caratterizzano il suo operare per vibrazioni tonali, per appena percettibili cariche d’ombre che attraverso un passaggio graduale e armonioso di toni e mezzetinte (sua è la gamma chiarista dei rosa , dei malva dei verdi,dei bianchi e delle terre,le cui sfumature si compongono in una struttura singolare ed emozionante) e producono una sorta di suggestione di movimento e di volume là dove il pennello riposa con più forza e più intensita’ PATRIZIA BARTOLI Nata a Salo’ (Bs), risiede a Gargnano (Bs). Diplomata all’Istituto Alberghiero Villa Alba di Gardone Riviera. Sin dall’infanzia ha dimostrato possedere il dono di una grande espressività attraverso parecchi interessi che spaziano dalla fotografia, alla poesia e al disegno. Negli ultimi anni ha approfondito la tecnica dell’acquarello attraverso la fusione dei colori e la ricerca della trasparenza tipica di questo genere di rappresentazione. Ha frequentato parecchi stage con più maestri tra cui Adriana Buggino - Erwin Kastner - Giuliano Boscaini, cercando di approfondire le varie tecniche, interpretandole poi con la propria personalità pittorica. Espone dal 2006, partecipando a parecchie collettive e personali. MARGHERITA CALDANINI Gli acquerelli di Margherita Caldanini grazie al sapiente uso del colore,come soggetto di luce,diventano veicoli di grande solarità e positività.Il colore è quindi il mezzo con cui,supera la barriera del tempo e dello spazio e ci accompagna verso quel senso di infinito,permettendo al sogno di entrare in collisione con la realtà e do contaminarla. (Paola Bonoretti). MARIANTONIA MAZZEO La mia passione per il disegno e la pittura e’ qualcosa che ho avuto dentro di me sin da bambina, ma per tanti motivi ho potuto dedicarmi a lei con costanza solamente negli ultimi anni. Ho coltivato la passione per la pittura come autodidatta, studiando libri, provando e riprovando senza mai mollare, Ho poi incontrato Ida Tentolini (affermata acquerellista) che mi ha trasmesso importanti nozioni e fondamentali insegnamenti sulla meravigliosa arte dell’acquerello. A quel punto ho lavorato in maniera metodica e costante per affinarmi e la mia passione per l’acquerello ha prevalso su ogni altra forma pittorica, accorgendomi che il mio cervello aveva veramente cominciato a “pensare ad acquerello”. Dipingo per il piacere di farlo, per trasmettere attraverso questa tecnica magica e immediata ciò che provo, permettendomi di esprimere la naturalezza e la spontaneità del mio carattere. Davanti ad un foglio bianco iniziano a prendere forma i miei pensieri. (Mary Mazzeo) GIUSEPPE PASSERA Gli acquerelli di Giuseppe Passera spiccano per il tratto istintivo, mediato dai colori vivi e brillanti, fra soggetti floreali, dalle sfumature monocromie e paesaggi da i toni caldi. Il suo è un Realismo spontaneo. RENZO RABBONI “Rabboni lavora con il colore, ma anche con la tela, con la geometria, ma anche con lo spazio, con il rapporto tra primo piano e sfondo, tra soggetti diversi dove la figura umana talora lascia il posto alla natura morta o al paesaggio; la luce diventa atmosfera, poesia naturalistica e il nudo rifrazione di emozioni, scomposizione di luci, che vibrano come le emozioni. (…)… con il mutare delle stagioni Rabboni si rinnova, muta pelle, entra sempre più segretamente nella polpa del reale, ne scalza la scorza, inseguendo lamagia della luce che accarezza le cose, trasformandole per distillarne l’anima segreta e la sottile poesia sospesa. (testo a cura di Marzio Dell’ Acqua) MARIA TERESA SACCANI Vive e lavora a Parma, dove ha appreso l'arte di portare sulla carta immagini e sensazioni attraverso l'uso dei colori, e trasformare le immagini in sogni con l'aiuto dell'acqua. “...la sua ricerca pittorica e la predilezione per l'autunno si riscontrano ancor più nell'acquerello, tecnica che le permette di sperimentare le intensità del colore con immediatezza e raffinatezza (...)...l'autunno è, nella sua poetica, un personaggio, come un'entità vivente, forse perché l'autrice è in grado di cogliervi il mistero della ciclicità della vita. E attraverso la sua pittura ci fa riflettere su quanto noi esseri umani siamo in parte osservatori e in parte coinvolti in questo sublime “mistero”. (A. Mombelli) “...ecco il silenzio meditativo e la quieta attenzione nelle atmosfere impalpabili, nebbiose di Maria Teresa Saccani. E' l'acquerello nella sua essenza più pura di lieve, soffuso lirismo”. (S.Provinciali – Gazzetta di Parma 12.02.14) SAURO TESSONI “Nei quadri di Tessoni tutto sembra sospeso, silenzioso, in attesa. E in questa attesa ogni cosa vibra nella luce, mentre i colori si compongono in orchestrazione perfetta. E’ questo ordine, questo equilibrio a far credere all’incantesimo dell’immobilità, ma a ben vedere c’è sempre un assolo splendente, una deflagrazione solare, squillante. La pittura di Tessoni è il canto corale della vita in un’estate che sembra non finire mai: un inno alla gioia. Quello che sembra muto, porta in sè il soffio dell’esistenza: flebile, ma perenne. E’ il sussurro che richiama il giorno, acquattato nelle cose e nella speranza del dopo. E quest’artista invita ad ascoltarlo, opera dopo opera, in un crescendo gioioso, in un tripudio di colori. Una sinfonia. La nona?” (Dott.ssa Manuela Bartolotti)

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