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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Addio a Luigi Torsiglieri, "memoria" dell'eccidio di Alberti e Filippelli

Il cordoglio dello SPI CGIL di Parma

È morto Luigi Torsiglieri, “memoria” dell'eccidio di Alberti e Filippelli. Non aveva mai mancato ad una commemorazione, l'ultima era stata il 20 marzo di quest'anno. Luigi Torsiglieri aveva 87 anni, era nato a Noceto, poi si era trasferito a Baganzola, dove nel 1955 era stato fra i fondatori dell'attuale circolo Arci Golese.

Torsiglieri era presente alla manifestazione pacifica del 22 marzo 1950, nel centro storico di Parma, contro le violenze del governo Scelba.
Quel giorno due ragazzi, Attila Alberti e Luciano Filippelli caddero sotto gli spari della polizia. Alberti morì sul colpo, all’angolo di strada Repubblica con Borgo Sant’Ambrogio, mentre Filippelli, condotto in carcere, venne torturato e morì perché non gli fu consentito di curare la malattia che aveva, il diabete.

Luigi Torsiglieri, sindacalista, nato il 10 aprile 1932, ogni anno partecipava alla cerimonia promossa dalla CGIL Parma, al cimitero della Villetta, con deposizione di fiori sulle lapidi di Alberti e Filippelli, e poi in strada Repubblica all'angolo con borgo Sant’Ambrogio, dove è collocata la targa commemorativa dell’evento, alla deposizione di una corona di fiori.
Torsiglieri aveva raccontato la sua testimonianza all'archivio della Memoria dello SPI CGIL di Parma, intitolato appunto a Luigi Filippelli. Alla sua famiglia va il cordoglio dello Sindacato Pensionati Italiani della CGIL di Parma.

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