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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Attualità Fontanellato

Centro Cardinal Ferrari, riabilitazione: oggi si fa anche con i robot

Giovedì 6 giugno a Fontanellato si parlerà di riabilitazione robotica in occasione del convegno "Nuove tecnologie e umanizzazione, binomio possibile" 

Realtà virtuale, esoscheletri indossabili per migliorare il cammino, piattaforme stabilometriche per l’equilibrio, tecnologie per la verticalizzazione del paziente non responsivo, realtà aumentata, comunicazione aumentativa. 


Sono sempre di più oggi le tecnologie adottate in campo riabilitativo.  A fronte di una sempre più ricca e suggestiva gamma di tecnologie suggerite dal mercato, si impone una fase di riflessione per capire quali siano i reali vantaggi dei diversi strumenti e come si inseriscano nelle tradizionali routine della medicina riabilitativa, il cui punto di forza riconosciuto è sempre stato quello della capacità empatica del team multiprofessionale di avere una relazione diretta, fisica e psicologica con i singoli pazienti.

Ruota intorno a questo tema il convegno “Nuove tecnologie e umanizzazione delle cure nella neuroriabilitazione” promosso dal Centro Cardinal Ferrari (Gruppo Santo Stefano) in programma giovedì 6 giugno nella Rocca Sanvitale di Fontanellato (dalle 9 alle 17).  Un tema di grande interesse scientifico, al tempo stesso di stretta attualità, che coinvolge esperti da diverse parti d’Italia per offrire esperienze di integrazione di nuove tecnologie nello sviluppo del progetto riabilitativo individuale nell'ambito della neuroriabilitazione sia in età evolutiva che nel cerebroleso adulto.
«La robotica oggi rappresenta un’opportunità per la riabilitazione che va colta sfruttandone tutti i vantaggi che offre a beneficio del paziente – spiega Antonio De Tanti direttore del Centro Cardinal Ferrari - . Al Centro da diversi anni abbiamo iniziato ad integrare le nuove tecnologie nei percorsi terapeutici rivolti ad adulti e a bambini – continua - . Realtà virtuale, Erigo, Corehab, Tecnobody, Neurowave, sono alcune delle strumentazioni di cui ci siamo dotati. Ma se da un lato la robotica può essere utile a supportare il nostro lavoro quotidiano, dall’altro è anche una sfida: non perdere di vista l’utilità reale del robot rispetto alle esigenze del paziente che trattiamo e lo studio medico scientifico sistematico dei benefici ottenuti a seconda dei singoli casi”.

Il convegno pone una riflessione su come l’utilizzo appropriato ed equilibrato delle tecnologie possa migliorare il livello di umanizzazione delle cure, piuttosto che creare una barriera tecnologica che si frappone tra paziente, care-giver e curante.

“Dalla nostra esperienza, tecnologia e umanizzazione è un binomio possibile – conclude De Tanti - Il paziente non ha una reazione negativa, entra in sintonia con la tecnologia, la “indossa”, ne intuisce il valore aggiunto come stimolo in più verso il recupero. Ma non deve mai venire a mancare la personalizzazione del percorso di cura. Le nuove tecnologie, se usate correttamente, aiutano a creare protocolli sempre più individuali grazie alla registrazione precisa dei parametri del paziente durante le sedute. Valori che permettono a noi riabilitatori di personalizzare sempre più l’esercizio successivo, affiancando l’osservazione clinica e lavorando su obiettivi e step valutati di volta in volta dall’equipe che ha preso in carico il paziente». 

TEATRO, I PAZIENTI IN SCENA CON “MECCANICO NON VALE”
 “Sarà una commedia tutta da ridere, comica, dissacrante, grottesca, a differenza degli altri spettacoli realizzati finora la comicità non verrà mai a mancare”. È cosi che il regista, e autore del testo, Matteo Corati annuncia, senza sbilanciarsi troppo, lo spettacolo che andrà in scena al Teatro di Fontanellato giovedì 6 giugno alle 12.00.  “Meccanico…non vale!” , è il titolo dell’esito del laboratorio annuale diretto da Corati al Centro Cardinal Ferrari Santo Stefano Riabilitazione con la partecipazione dei pazienti ed in collaborazione con “Progetti & Teatro” di Parma. Lo spettacolo viene organizzato ogni anno all’interno del convegno annuale del Centro e la trama è ispirata al tema portante della convention. 


Qualche anticipazione, anche dagli attori (Alessandro, Andrea, Antonella, Barbara, Ciro, Ernestina, Melissa, Simona): “Il testo scritto da Corati è divertente ma molto vero, avevamo discusso insieme su come impostare lo spettacolo ispirato alla robotica ed il testo che ha scritto rispecchia quanto immaginavamo, siamo già tutti calati nella nostra parte, il resto lo scoprirete il 6 giugno, non mancate…”.  Lo spettacolo racconta la riabilitazione del futuro, quella che passa dai robot ma che poi fa i conti con le persone.  Quale futuro, quindi, e quali gli effetti collaterali? Un atto unico con due ambientazioni, una sala rianimazione ed un’aula conferenze. Scenografia e costumi (“uno in particolare stupirà il pubblico”) sono realizzati dai pazienti insieme ai terapisti occupazionali del CCF.

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