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Dal Canada all'Assistenza Pubblica di Parma per studiare l'emergenza extraospedaliera

Due specializzandi canadesi in anestesia e rianimazione della University of Toronto hanno prestato servizio sull’automedica per due settimane

Dal 31 agosto al 14 settembre, due dottori specializzandi in anestesia e rianimazione della University of Toronto, Soniya Sharma e Cheng Zhou, hanno prestato servizio sull’automedica dell’Assistenza Pubblica di Parma. Il dottor Marco Garavaglia, Assistant Professor nell’Ateneo canadese, ha affiancato i giovani, come tutor e interprete, durante ogni intervento.

L’esperienza della University of Toronto, che si è svolta presso l’ente di volontariato parmigiano per il quarto anno consecutivo, fa parte di un ampio programma che coinvolge la Scuola di specializzazione in Medicina d’emergenza-urgenza dell’Università degli studi di Parma. Questa eccezionale iniziativa di scambio è stata istituita dalla direttrice della Scuola, Tiziana Meschi, per impegnare gli studenti canadesi nelle nostre strutture sanitarie e in un ente attivo in ambito sociale e sanitario come l’Assistenza Pubblica di Parma, la cui automedica è un esempio di assoluta qualità nel campo dell’emergenza extraospedaliera. L’obiettivo è quello di fornire agli studenti una maggiore esperienza nella gestione di emergenze complesse. 

«Questo è il quarto anno di vita del progetto – racconta il dottor Garavaglia – e anche per questa occasione abbiamo selezionato, tra le dieci richieste che ci sono arrivate, i due specializzandi migliori. Sono state due settimane davvero intense, abbiamo passato quasi 12 ore al giorno in automedica, nel reparto della prof.ssa Tiziana Meschi e nel dipartimento di anestesia. L’unica differenza con gli anni precedenti è stata che, quando possibile, i ragazzi hanno cercato di essere tutti e due sull’automedica, per riuscire a entrare in contatto con più casi. Il mondo della Pubblica offre un perfetto training per la gestione di traumi, arresti e situazioni difficili fuori dall’ambiente protetto dell’ospedale». 

«Per me è stata un’esperienza unica – spiega Soniya Sharma, medico specializzando canadese presso la University of Toronto – perché in Canada non è prevista la presenza del medico nell’emergenza extraospedaliera: infatti, non sale mai sui mezzi di soccorso sanitario. Qui è tutto diverso. È stato un privilegio per me poter entrare in stretto contatto con queste persone e capire a fondo la loro quotidianità. Pur non comprendendo la lingua, ho percepito il vero calore umano. Un paziente mi ha ringraziata dicendo: “Grazie, ciao bella!”, e questo mi ha fatto molto sorridere!»

«Abbiamo avuto l’opportunità di lavorare nella gestione delle emergenze extraospedaliere – afferma Cheng Zhou, medico specializzando canadese presso la University of Toronto – in un contesto completamente nuovo e diverso dal nostro. Ho soccorso le persone in ambienti a cui di solito non sono abituato, come ad esempio in strada e nelle loro stesse case. Spero di avere in futuro la possibilità di tornare presto in Pubblica!»

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