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Gruppo black metal accusato di razzismo e fascismo: polemiche per il concerto al Mu di Parma

I Destroyer 666 si esibiranno sabato 26 ottobre all'interno del circolo Arci: il loro tour è stato annullato in Australia e in Nuova Zelanda dopo alcune dichiarazioni durante un concerto in Germania

E' forte la polemica per la presenza, all'interno dello "Swords of Baphomet Festival", che si terrà al circolo Arci Mu di Parma sabato 26 ottobre, del gruppo black metal Destroyer 666. In tanti stanno protestando con l'Arci e con il locale per la presenza del gruppo che, dopo l'esibizione al DeathKult Open Air Festival il Germania è stato accusato di avere posizioni reazionarie, sessiste e fasciste. Durante un concerto il frontman attaccò con frasi sessiste il movimento femminista #killtheking. Per alcune dichiarazioni, che risalgono al 2012, e per il saluto romano che il frontman avrebbe fatto -secondo quanto riportato in un video - il loro tour in Australia e in Nuova Zelanda è stato annullato nel maggio del 2019.  Dopo le polemiche, divampate a partire da un post pubblicato su una pagina Facebook gli organizzatori del Festival hanno risposto con una nota stampa: "Cerberus Booking, Lo-fi Creatures e Tromentig Steel Production -si legge- si dichiarano estranei a qualsiasi connotazione politica di qualsivoglia natura. L’intento comune è promuovere l’aggregazione giovanile attraverso la cultura heavy metal".

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