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Fidenza: arrivano i buoni per sostenere altre 387 famiglie

Da oggi è iniziata la consegna a domicilio dei blocchetti. Ben 669 le domande totali presentate Investiti 56.000 euro. E aumentano ancora i negozi in cui poter fare spesa

“Altre 387 famiglie fidentine, ovvero ben 1.288 concittadini potranno contare sui buoni per l’emergenza alimentare e da stamane è già iniziata la consegna al loro domicilio dei blocchetti da parte dei volontari della Caritas Diocesana. I buoni saranno immediatamente spendibili nei 30 punti vendita che hanno aderito all’iniziativa, e anche qui c’è un’altra bella notizia: i negozi sono aumentati ancora e non ci sono limiti temporali di scadenza per l’impiego dei buoni”.

Così il Sindaco di Fidenza, Andrea Massari, presenta l’intera operazione su cui l’Amministrazione ha investito 56.000 euro, ben 32.000 euro dei quali sono stati donati dai fidentini sul conto corrente del Comune, mentre la restante quota si è liberata grazie ad un uso senza sprechi delle prime risorse statali assegnate dallo Stato.

UN SUCCESSO NATO DALLA GENEROSITA’. RESTANO APERTE LE DONAZIONI
Tante famiglie saranno aiutate grazie alla solidarietà dei fidentini, una ragione in più per rinnovare l’appello: chi vuole donare può farlo effettuando un bonifico qui: IBAN IT36H0623065730000036851838 su conto corrente del Comune ℅ Cariparma Crédit Agricole Ag. di Fidenza. La causale: Solidarietà Alimentare - Emergenza Covid-19

162 FAMIGLIE AIUTATE PER LA PRIMA VOLTA
Erano 669 le domande totali, anche stavolta esaminate con attenzione per evitare furbetti e concentrare le risorse sulle famiglie colpite dall’emergenza covid. Le domande valide, cioè quelle presentate da famiglie che hanno dimostrato di essere state danneggiate eonomicamente dall’emergenza, sono state 387.

“Da questo bando emergono 162 nuove famiglie che per la prima volta saranno sostenute con i buoni spesa anticovid. Raggiungere questi nuclei per estendere sempre più la protezione contro l’emergenza alimentare era l’obiettivo primario e tali famiglie otterranno buoni spesa per un valore corrispondente all’ampiezza del nucleo e per una spesa stimata sulle due settimane: 100 euro un single, 180 euro una famiglia di due membri, 240 euro una famiglia di tre membri, 280 euro una
famiglia da quattro componenti e così via”, commenta l’Assessore alle Politiche sociali Alessia Frangipane, aggiungendo un “ringraziamento a tutto il personale che letteralmente correndo ha risposto a poco meno di 800 contatti attraverso una rete di 12 linee telefoniche dedicate”.

SOSTENUTI ANCHE I NUCLEI NON PRIORITARI
Altre 225 famiglie, invece, sono state individuate come non prioritarie perché avevano già ottenuto l’aiuto dei buoni nel primo giro di distribuzione. Nessun problema, verranno sostenute ancora, riducendo l’importo assegnato. Un single avrà 40 euro anziché 50, una coppia 70 euro anziché 90, una famiglia di tre persone 90 euro anziché 120 euro, un nucleo di quattro persone 105 euro anziché 140. In questo modo, però, tutte le domande valide si sono potute accogliere e chi ha chiesto aiuto
per la prima volta godrà del massimo della copertura. Un meccanismo solidale rafforzato dal fatto che le famiglie non prioritarie che hanno dai tre componenti in su, riceveranno oltre al buono anche un pacco alimentare, prelevato dalla riserva d’emergenza che Comune e Caritas Diocesana hanno messo da parte.

COME E’ FATTO E COME FUNZIONA IL BUONO SPESA
Il buono è un blocchetto con diversi strappi. Ogni foglio vale 10 € e quando si utilizza per la spesa va compilato inserendo nome+cognome+data. Il buono non permette il resto in denaro, si usa solo nei negozi/supermercati della lista di 30 punti vendita che tutti possono trovare sul sito del Comune. Un dato che l’Assessore allo Sviluppo economico, Franco Amigoni, commenta così: “Fidenza in tutte le sue declinazioni sta dimostrando che ci si salva stando insieme. La rete del commercio ha fatto cose enormi con le consegne a domicilio in questi due mesi e anche ora continua a dimostrare che vuole essere una parte rilevante nella macchina di gestione dell’emergenza. No. Non è business, peraltro legittimo. Qui è giusto parlare di solidarietà e per questo dico grazie a tutti i 30 punti vendita” 

COSA SI COMPRA CON I BUONI
I buoni permettono l’acquisto di cibo (confezionato e non), bevande (ma niente alcolici e superalcolici) e beni di prima necessità come i prodotti per igiene/cura della persona e della casa (deodoranti, sapone, detersivi per piatti/pavimenti, pannolini ecc. ma non i profumi)

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