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In Consiglio provinciale unanimità per la mozione anti-erosione del Taro

La mozione chiede l’intervento economico della Regione. Consenso di tutti anche per le altre delibere sul Piano Partecipate e su una modifica del Piano dell’Offerta formativa per lo Zappa –Fermi di Bedonia

Il Consiglio provinciale ha approvato all’unanimità la mozione in merito allo stato di erosione della sponda di sinistra del Taro nell'intero tratto che costeggia il Cepim di Parma, che era stata presentata la scorsa seduta dal gruppo Provincia Nuova, poi rivista e ampliata dalla Conferenza dei capogruppo, in base alla relazione dell’Ufficio provinciale Pianificazione. Si è arrivati così ad un documento condiviso più ampio, che prende in considerazione numerose altre situazioni che riguardano l’asta del fiume, ragionando in una scala di bacino. La mozione, tra l’altro,  chiede alla Regione di impegnare “le proprie risorse economiche e tecniche al fine di risolvere con urgenza la criticità segnalata”.

Sono intervenuti a favore  i tre capigruppo: Benecchi di Provincia Nuova,  De Maria di Insieme per il territorio e Delsante di Provincia Democratica Riformista. Per il Presidente Rossi:”si tratta di un bel segnale di collaborazione all’interno del Consiglio. un punto di partenza positivo per le relazioni con gli altri enti.“. Trevisan (Pdr) ha preannunciato una mozione su altri corsi d’acqua, dallo Stirone all’Ongina.

E’ passata poi in discussione la delibera relativa alla revisione ordinaria delle partecipazioni societarie possedute dalla Provincia di Parma, presentata dal Delegato Cantoni e dal dirigente dott. Annoni. La revisione straordinaria era già stata effettuata l’anno scorso, come da normativa. Restano società direttamente partecipate dall’Ente: Alma Srl, Banca Popolare Etica Sca (in cui la partecipazione è minimale), Lepida Spa (società in house che gestisce le reti telematiche degli enti locali), Tep Spa, Smtp spa (Società per la Mobilità ed il Trasporto Pubblico),  Fiere di Parma Spa, Sogeap Spa  (Aereoporto di Parma Società per la gestione), di cui  verranno cedute le quote a conclusione dell'investimento di potenziamento per 12 milioni di euro già deliberato dal Cipe.Restano società indirettamente partecipate dall’Ente: Parmabus Scrl e Tep Services Srl (entrambe tramite Tep),  KPE – Koeln Parma Exhibitions Srl (tramite Fiere di Parma ). +Sarà avviata invece  la procedura di liquidazione  della partecipazione entro 31 dicembre 2019 per Cepim spa (Centro Padano Interscambio Merci) e Cal – Centro Agroalimentare e Logistica Srl. 

E’ in corso la dismissione da Crpa spa - Centro Ricerche Produzioni Animali e da Parma Alimentare Srl. Sono inoltre in liquidazione tre società per le quali si è in attesa di conclusione della procedura: Parma Turismi Srl, Società di Salsomaggiore Srl in concordato preventivo, Soprip srl  in concordato preventivo. Cantoni, che ha partecipato ad un recente incontro  a Bologna per discutere del futuro dell’aeroporto di Parma, ha riferito che la Regione sostiene l’intervento relativo ai 12 milioni per il potenziamento e la specializzazione nel trasporto merci ed è disponibile eventualmente anche a rafforzare l’investimento stesso per sostenere ulteriori interventi, tesi a fare di quello di Parma l’aeroporto dell’Emilia.
Anche questa delibera è stata approvata all’unanimità.

Consenso unanime ha fatto registrare anche l’ultima delibera della mattina, quella relativa a una modifica della programmazione territoriale in materia di offerta d'istruzione e rete scolastica per l'anno scolastico 2019/20, illustrata dal dott. Peri. Il Consiglio ha accolto la rinuncia dell'Istituto d'istruzione Superiore Zappa-Fermi, sede di Bedonia, all’attivazione dell’opzione “Gestione risorse forestali e montane” nell'indirizzo Servizi per l'agricoltura e lo sviluppo rurale sulle classi terze 2019/20, dopo i rilievi dell’Ufficio Scolastico provinciale e della Conferenza regionale, causa il numero di allievi insufficienti. Si è convenuto che per l’anno prossimo sarà attivato un tavolo di confronto per la riorganizzazione dell’offerta formativa nell’alta valle del Taro.
 

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