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Inclusione e aggregazione in Barberia: l'esempio di Angelo

L’idea del barbiere di Barrafranca è quella di coinvolgere ragazzi che abbandonano lo studio, per inserirli nel mondo del lavoro: apprendistato per un anno prima di camminare da soli

Da qualche tempo La Barberia di Via Marchesi si distingue non solo per l’ottimo lavoro di cura della persona, ma anche per iniziative che spesso non trovano il risalto mediatico giusto. Angelo Ciulla da Barrafranca riesce a far felici clienti e… ragazzi meno fortunati, che magari hanno avuto qualche problema familiare e si sono quasi nascosti all’ombra delle difficoltà, lasciando che esse prendessero il sopravvento.

Non per Angelo, che da tempo coltiva l’idea di tirarli fuori dalla noia, di allontanarli dall’inattività e studia il modo per coltivare la loro crescita. Detto che Parma non è sicuramente una di quelle città in cui si trovano storie ruvidissime, qualche pianta nata male nel giardino ben curato ci entra a far parte di una percentuale bassa ma che esiste.

L’intenzione di Angelo sarebbe quella di creare un corso di formazione per ragazzi che vogliono imparare un lavoro, che permette loro di riacquisire gli strumenti per camminare da soli. “Li formeremo per la parte teorica, come nei corsi professionali” dice il proprietario de La Barberia, grazie a investimenti che provengono da fondi privati.

I ragazzi sarebbero pronti ad assorbire una parte pratica e una teorica, oltre al lavoro, ci sarà da studiare. Funziona così l’alternanza scuola-lavoro, con gli studi di matematica, economia e diritto che si affiancano all’esperienza sul campo. Chi sono gli interessati? I ragazzi da 16 anni in su, con una parte di utenza che cerca di trovare un lavoro dopo le scuole superiori. L’idea è quella di coinvolgere ragazzi che abbandonano lo studio, che imparino il mestiere svolgendo l'apprendistato per un anno, un anno e mezzo prima di camminare da soli. “Noi teoricamente siamo quelli che seguono l’esercizio anche dopo un anno di apertura. Si chiama affiancamento – dice Angelo”.

La scuola si chiama P Greco Punto Zero, sita nella zona di via Savani. E si occupa di fornire ripetizioni, affiancamento, di supporto allo studio di ragazzi dalle elementari all’università e soprattutto dedicata a coloro che soffrono di disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) e, oltre all’alternanza scuola-lavoro, per loro si organizziamo viaggi studi intesi come premi che valorizzano la buona condotta. Il progetto - come sottolineato nello Statuto - tende a formare i ragazzi e a sottrarli alla strada, in modo da trovarsi avviati in un percorso di lavoro che un domani possa vederli protagonisti.

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