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Nel parco di via Bramante il ricordo per i bambini ebrei di Parma deportati nel campo di sterminio di Auschwitz

Susanna Bondì, vice presidente della Comunità Ebraica di Parma, ha riportato, riferendosi ai ragazzi presenti, alcuni esempi della vita di tutti i giorni

Nell'ambito delle iniziative legate alla celebrazione del “Giorno della Memoria” è stata celebrata oggi la cerimonia di commemorazione dei bambini ebrei parmigiani uccisi nel campo di sterminio di Auschwitz, appartenenti alle famiglie Bachi, Fano, Della Pergola, nel Parco a loro dedicato, in via Bramante. Si tratta di un momento ogni anno particolarmente toccante in ricordo dei bambini deportati nei campi di concentramento che non fecero più ritorno alle loro case. Il ricordo della Shoah è stato rimarcato dalla presenza di alcune classi dell'Istituto Comprensivo Salvo d’Acquisto.

“Siate portatori di pace – ha detto ai ragazzi l'assessora ad Educazione ed Inclusione Ines Seletti, presente alla partecipata cerimonia in rappresentanza dell'Amministrazione Comunale – e trasmettete questo messaggio anche all'interno delle vostre famiglie. Ricordando le vittime del passato teniamo sempre a mente che le violenze e le guerre sono una piaga tremendamente attuale contro la quale dobbiamo impegnarci tutti quotidianamente”.

Susanna Bondì, vice presidente della Comunità Ebraica di Parma, ha riportato, riferendosi ai ragazzi presenti, alcuni esempi della vita di tutti i giorni: “E' importante pensare alle vicende del passato collegandole strettamente alla vostra quotidianità, così da rendere la memoria uno strumento attivo nella vostra crescita”.

Il Prefetto di Parma Giuseppe Forlani ha sottolineato che “l'importanza di fare memoria nella quotidianità deve portarci, attraverso il ricordo delle terribili vicende del passato, ad azioni di inclusione e avvicinamento sociale”.

Ferdinando Sandroni, in rappresentanza di tutte le Associazioni Partigiane, ha sottolineato l'importanza della testimonianza diretta: “i viaggi della memoria nei campi di sterminio sono uno strumento indispensabile di conoscenza diretta e formazione personale”.

Infine Marco Minardi, direttore dell'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea di Parma ha concluso: “è importante studiare il passato per non cadere più negli stessi terribili errori: con questa consapevolezza dobbiamo sempre tenere a mente che le piccole scelte quotidiane hanno un peso decisivo”.

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