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Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità

Premio Sant'Ilario, cerimonia al Paganini: la medaglia d'oro e il discorso di Pizzarotti

È iniziata la giornata per il Patrono: tutte le autorità e tanti cittadini tra il pubblico

È iniziata all'Auditorium Paganini la cerimonia per le premiazioni in occasione della giornata dedicata al Patrono di Sant'Ilario. Nella sala strapiena tanti cittadini e cittadine, oltre alle autorità politiche, sociali e militari sono stati consegnati sia gli attestati di civica benemerenza che la medaglia d'oro, assegnata nel 2019 a Albino Ivardi Ganapini, ideatore del progetto Alma. Ecco tutti i premi e le motivazioni. Il sindaco Federico Pizzarotti ha tenuto il tradizionale discorso per Sant'Ilario. 

Premio Sant'Ilario 2019

MEDAGLIA D’ORO
ALBINO IVARDI GANAPINI
Albino Ivardi Ganapini ha prestato la sua opera per 35 anni nell'azienda Barilla, arrivando a ricoprire l’incarico di responsabile dell’ufficio di presidenza accanto a Pietro Barilla. In questa esperienza apprende e mette in pratica le tecniche manageriali e di creatività che, dopo il '96, metterà a disposizione di Parma e del suo territorio. Nel '96, infatti, sceglie di occuparsi di politica accanto a Romano Prodi e contribuisce alla vittoria di Andrea Borri come Presidente della Provincia di Parma, nella cui Giunta è chiamato ricoprire l’incarico di assessore all’Agricoltura e alle Attività produttive. In tale ruolo si dedica alla ideazione e realizzazione degli ambiziosi progetti delle Strade dei Vini e dei Sapori e della rete dei Musei del Cibo, con l'obiettivo di valorizzare l'intero territorio attraverso le risorse culturali, economiche e turistiche rappresentate dall'enogastronomia parmense. Nel corso del suo mandato di Amministratore in Provincia Ganapini, dal 1999, immagina e sviluppa inoltre, la coraggiosa scommessa che è diventata poi la preziosa realtà di Alma, di cui è stato Presidente dal 2002 al 2012. Alma oggi rappresenta il più importante centro di formazione al mondo dedicato alla cucina italiana, una realtà internazionale nata dal lavoro meticoloso di una equipe di professionisti e di esperti che, insieme alle Istituzioni, hanno saputo mettere in atto un virtuoso modello di sinergia tra pubblico e privato. Queste realizzazioni hanno contribuito all'affermazione di Parma come capitale della Food Vallley italiana e al conseguimento del riconoscimento Unesco di Città Creativa della Gastronomia. Ganapini si è inoltre distinto nel campo sociale, dell'associazionismo e del volontariato, contribuendo allo sviluppo di realtà quali il Circolo culturale “Il Borgo”, la Comunità di accoglienza "Betania" e "Gli Amici di Padre Lino".

ATTESTATI DI CIVICA BENEMERENZA

DAVIDE BOLLATI

Davide Bollati è il Presidente del Gruppo Davines, azienda con sede in Italia che, attraverso i marchi Davines e [comfort zone], vuole ispirare e migliorare la qualità della vita professionale dei creatori di bellezza in tutto il mondo. Laureato in Farmacia all’Università di Parma, si trasferisce, poi, negli Stati Uniti per frequentare il Master in Scienze Cosmetiche alla Farleigh Dickinson University. Successivamente si laurea alla Harvard Business School.

Nel 1992, dopo un’esperienza in aziende internazionali del settore cosmetico, entra nel gruppo di famiglia come chimico per lo sviluppo “prodotto” nel laboratorio di Ricerca e Sviluppo dell'azienda. Oggi è alla guida di una realtà imprenditoriale caratterizzata da un forte impegno verso l'etica e la sostenibilità, l’innovazione del prodotto e la crescita del business a livello internazionale. A livello locale, nel 2018, il Gruppo Davines ha promosso una delle mostre più significative che si sono svolte a Parma, “Il Terzo Giorno”, a testimonianza dell'apertura dell'azienda nei confronti del sostengo e della promozione dell'arte e della cultura di alto profilo a Parma. La sua visione di “Bellezza Sostenibile”, un insieme di chimica all'avanguardia e rispetto per l’ambiente e la società, ha portato il Gruppo alla certificazione quale B Corporation nel 2016. Grande appassionato di arte e design, ha avuto un ruolo attivo nel progetto del Davines Village, la casa della Bellezza Sostenibile, inaugurata a Parma nel 2018.


FEDERAZIONE MAESTRI DEL LAVORO D'ITALIA CONSOLATO PROVINCIALE DI PARMA

La Federazione dei Maestri del Lavoro D’Italia è una Associazione senza fini di lucro, costituita il 27 marzo 1954 e riconosciuta con D.P.R. no 1625 del 14 aprile 1956. Il Consolato Provinciale di Parma è stato fondato nel 1962 e conta oggi 229 soci. I soci dell’Associazione sono cittadini Italiani che hanno ricevuto, su proposta del ministro del Lavoro e Decreto del Presidente della Repubblica, la “Stella al merito del lavoro”, per essersi particolarmente distinti per meriti di perizia, innovazione, laboriosità e di buona condotta morale. Tra i requisiti richiesti ai Maestri del Lavoro vi sono: un'età minima di 50 anni, 25 anni di lavoro dipendente ininterrotto; aver contribuito alla formazione delle giovani leve, migliorato la sicurezza del lavoro e acquisito stima ed autorevolezza nella propria funzione. L’Associazione è sorta con l’impegno di prodigarsi al di sopra di ogni indirizzo politico e sindacale per assolvere all’esemplare missione sociale ed umana che ai benemeriti del lavoro compete nella società italiana con particolare riferimento ai giovani. Fra gli obiettivi della Federazione dei Maestri Del lavoro vi sono, infatti, quelli di: aiutare i giovani studenti ad accrescere autostima e comprendere l'importanza dello studio; trasmettere la cultura ed i valori del Lavoro; aiutare i giovani nel momento di passaggio dalla Scuola al Lavoro; favorire l'aggiornamento professionale. In sintesi, testimoniare, alle giovani generazioni, il proprio bagaglio di esperienze e conoscenze. I Maestri del Lavoro del Consolato Provinciale di Parma, hanno dato e danno seguito alle finalità proprie della Federazione Maestri del Lavoro d'Italia, favorendo l'inserimento delle giovani leve nel mondo del lavoro, aiutandole nella loro formazione e scelte professionali attraverso progetti ad hoc che coinvolgono la scuola primaria, la scuola secondaria di primo grado e la scuola secondaria di secondo grado.


KIARA FONTANESI

Kiara Fontanesi, classe 1994, ha imparato prima ad andare in moto che in bicicletta. Aveva tre anni quando un pomeriggio il papà le portò a casa una Yamaha Pw 50: fu amore a prima vista, salì e da lì iniziò il suo cammino come pilota. La prima gara della sua carriera l’ha vinta quanto aveva 6 anni. Il primo successo era arrivato a Felino, ad una manifestazione che richiamava tanti piloti e pubblico. In quell’anno trionfò anche nel trofeo Lemm. Poi una serie di vittorie nel regionale Minicross e nel 2007 il primo alloro importante: Kiara vince il trofeo Loretta Lynns, la gara più importante in America per i giovani piloti. Aveva superato le selezioni tra oltre 400 piloti, per poi conquistare il main events: la prima italiana a riuscirci. Chiusa in modo vittorioso la sua permanenza nel minicross, nel 2008 il passaggio alla 125 e subito conquista il campionato italiano femminile. Il debutto nel Mondiale risale al 2009, Kiara è la più giovane del Circus ma non si lascia intimorire e conquistata la sua prima vittoria in una manche mondiale. La sua è una escalation di risultati: nel 2010 è quarta, nel 2011 si gioca il mondiale fino alla fine ed è seconda. Poi i quattro titoli consecutivi dal 2012 al 2015. A fine 2015, Kiara, saluta la Yamaha per la Honda. Un anno difficile il 2016 e a fine stagione, torna sulla sua adorata Yamaha. L’obiettivo è tornare sugli scudi e conquistare nel 2017 il quinto iride. Missione compiuta: la Fontanesi ci riesce in un ultimo intenso round sulla pista francese di Vilars sous Ecot. Il mondiale 2018 è intenso come quello dell’anno precedente. Vuole vincere e ricevere il calore del pubblico a Imola. In riva al Santerno, in un ultimo round da cardiopalma, Kiara realizza il suo sogno: conquista il mondiale numero sei al termine di un anno combattuto in cui non ha mai mollato. Allunga così la striscia dei record e si conferma la ragazza più veloce al mondo.


HELP FOR CHILDREN PARMA
Help for Children Parma nasce il 10 novembre 1998 per iniziativa di 11 soci fondatori, che costituiscono un comitato denominato "Help for Children - ANPAS solidarietà internazionale Comitato di Parma", con sede presso Legambiente. Lo scopo dell'associazione è quello di aiutare le persone, in particolare i bambini in precarie condizioni di salute e in gravi difficoltà economiche, o privi di assistenza morale o materiale. Nasce per favorire l' ospitalità dei bimbi provenienti dalle zone bielorusse, sconvolte dal disastro nucleare di Chernobyl. Nel 2000, l'associazione si è costituita come ONLUS, iscrivendosi all'Albo Regionale del Volontariato, per perseguire in modo più autonomo i propri fini istituzionali ed ha assunto la denominazione di "Help for Children Parma", mantenendo inalterati gli scopi sociali. L'impegno di Help for Children Parma è cominciato come una sfida, è continuato come un impegno profondo, assunto in nome della solidarietà e della dignità umana, al di sopra dei popoli, delle razze, delle ideologie e delle religioni. L'Associazione "Help for Children" è attualmente composta da circa 120 soci, molti dei quali provenienti da famiglie che hanno ospitato in passato bambini nell'ambito del "Progetto Chernobyl". L'associazione opera in modo autonomo. Ha sede a Parma, nel centro civico di via Argonne, ed è attiva su tutto il territorio provinciale e nelle provincie limitrofe con l'obiettivo di estendere i progetti di accoglienza. A questo scopo si è articolata in comitati locali sorti in diversi paesi della provincia, che fanno capo ad "Help" di Parma, nel perseguimento delle proprie finalità.

LUIGI RONCORONI

Già Direttore della struttura complessa Clinica chirurgica generale (Dipartimento chirurgico generale e specialistico) dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, docente universitario e nazionale di pallavolo (in serie A, ha vinto lo scudetto nel 1969), Luigi Roncoroni è nato nel 1947 a Parma, si è laureato in Medicina e chirurgia con lode, presso l’Università di Parma nel 1971, dove si è specializzato in Chirurgia generale e, in seguito, in chirurgia Vascolare. Dal 1971 presta servizio presso l’Università degli studi di Parma, prima come assistente universitario e, dal 1980, come professore associato di Anatomia chirurgica e corso di operazione. Ha avuto come maestri i professori Pierangelo Goffrini e Anacleto Peracchia. Dal 1997 presta servizio presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, con responsabilità sempre crescenti, ricoprendo l’incarico di direttore del dipartimento Chirurgico ad attività integrata. Dal 1999 al 2002 è professore straordinario e, dal 2002, con la qualifica di professore ordinario, è titolare della cattedra di clinica chirurgica generale e Direttore della scuola di specializzazione in Chirurgia Generale dell’Università di Parma. Dal 2013 è coordinatore del dottorato di ricerca in “Scienze chirurgiche e microbiologia applicata”. Dal 1999 al 2016 è stato direttore di struttura complessa Clinica chirurgica e terapia chirurgica e dal 2017, fino al pensionamento alla fine dello stesso anno, direttore della struttura complessa Clinica chirurgica generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. E' autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche su prestigiose riviste nazionali ed internazionali con particolare riferimento ai temi della chirurgia gastroenterologica ed alla patologia oncologica dell’apparato digerente, chirurgia eseguita con tecniche tradizionali ed in particolare con tecniche laparoscopiche avanzate.


FRANCA TRAGNI E CARLO FERRARI

Un sodalizio artistico che dura da oltre 25 anni: Franca Tragni e Carlo Ferrari rappresentano una vera e propria istituzione culturale cittadina. Attraverso i loro spettacoli, fondati su di un ironico tratteggio della realtà e costellati di personaggi “diversamente normali”, sono stati in grado di sfondare il soffitto di vetro della distinzione tra realtà e finzione, portando avanti una idea di teatro improntata sull’attenzione alle tematiche sociali, alla disabilità, all’emarginazione, alle difficoltà, alle paure, al disagio, attraverso la magia e la comicità dei loro spettacoli.

Nascono dalla coerente volontà di portare il teatro a contatto con le persone al di fuori dei luoghi canonici i laboratori teatrali in carcere di Progetti&Teatro, associazione culturale fortemente voluta e portata avanti dai due artisti, che, da più di quattordici anni, hanno creduto nelle potenzialità dell'esperienza teatrale per i detenuti come costante ricerca sulla verità, sulle emozioni, sulle intenzioni attraverso i catartici toni e tempi comici.

Autori, registi e attori delle proprie piece, Franca Tragni e Carlo Ferrari son inoltre impegnati in associazioni (Zonafranca e L.O.F.T. Libera Organizzazione di Forme Teatrali) che favoriscono attraverso il teatro la sensibilizzazione verso l'idea di dignità sociale e di inclusione, ma anche di valorizzazione del patrimonio storico e culturale cittadino, con la capacità di creare una rete di artisti del territorio ricca di esperienze professionali ed espressive molto diverse tra loro.


ASSOCIAZIONE SEIRS CROCE GIALLA PARMA ONLUS

SEIRS Croce Gialla Parma è un'associazione di pubblica assistenza che, grazie all'impegno gratuito, organizzato e continuativo di tutti i suoi volontari, offre servizio di ambulanza, pronto soccorso, trasporto infermi e disabili. La sua presenza sul territorio rappresenta una risorsa importante da oltre 25 anni. Fu fondata nel 1991 da un piccolo gruppo formato da medici, infermieri e caposala. Da allora di strada ne è stata fatta tanta, seguendo il motto dell'Associazione stessa: “Ci siamo sempre, senza ma e senza se”: le sue squadre di volontari, competenti e preparati, svolgono servizio 24 ore su 24, 365 giorni all'anno. Oggi il sodalizio è una “famiglia” a cui fanno riferimento quasi 150 volontari, che costituiscono l'ossatura di una realtà che opera su diversi fronti fornendo un supporto importante per la sicurezza ed il benessere dalla città. L'Associazione SEIRS Croce Gialla Parma onlus organizza e certifica corsi di primo soccorso e corsi di rianimazione cardiopolmonare con utilizzo del defibrillatore ed è riconosciuta anche come Centro di Formazione SEIRS – IRC e ANPAS. SEIRS fa parte dell'Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze (ANPAS) dal 2001 e, nell'ambito di questo grande movimento di volontari, collabora a livello locale, provinciale e nazionale, ovunque vi sia bisogno. All'interno dell'organizzazione ANPAS, collabora nell'ambito della Protezione Civile e della Colonna Mobile Regionale di Soccorso, con proprie attrezzature e mezzi, in tutte le emergenze che hanno colpito il nostro Paese. Diversi volontari svolgono attività di formatore nel sistema di formazione ANPAS Emilia Romagna e Nazionale.


MENZIONE SPECIALE

FAMIGLIA SPAGGIARI
Il primo bosco urbano con undicimila alberi autoctoni a soli sette chilometri dal centro città, ecco cosa hanno realizzato Giancarlo e Roberto Spaggiari, padre e figlio. Un sogno e nello stesso tempo una sfida quella che hanno intrapreso, ma che oggi è ben visibile. L’area su cui si estende occupa ben dieci ettari di suolo, terra che gli Spaggiari hanno scelto di destinare a bosco. Tutto è partito nel 2000 con l’arrivo dei primi alberi, oggi manca ancora qualche piccola rifinitura ma il progetto ha preso forma e tra qualche tempo si vedrà la rigogliosa conclusione. Giancarlo Spaggiari è un contadino, si definisce orgogliosamente un “coltivatore diretto” e, sui suoi terreni, da sempre coltivava pomodori e cresceva una piccola vigna. Roberto, il figlio, è un impiegato dipendente pubblico con laurea in legge e in lettere ad indirizzo archeologico quest’ultima specializzazione ha dato un ulteriore stimolo e valore al progetto infatti il bosco sorge in prossimità di una zona con forte vocazione archeologica (cultura delle Terremare). Nel 2000 vennero fatte alcune proposte economiche alla famiglia per l’acquisto delle terre in quanto, il piano regolatore, prevedeva la possibilità di edificare, ma Giancarlo e Roberto non hanno mai ceduto l’area convinti che tra un albero e il cemento avrebbero scelto sempre un albero. Gli Spaggiari otterranno solo un incentivo per lo sviluppo rurale promosso dall’Unione europea che concederà per dodici anni una cifra di “mancato introito”. I primi quattro mila alberi sono stati piantati nel 2000 su tre ettari, il resto 7.036 tra querce, noci e frassini è arrivato quest’anno, spedito da un vivaio nel Reggiano. Ci sono anche arbusti tipo cornioli, prugnoli e sanguinelli, oltre a piante secondarie come peri selvatici, meli e olmi. Il tassello che manca al sogno ora è la riqualificazione dell'area a primo bosco urbano perenne in Italia

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