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"La mia vita sotto un ponte"

Un senzatetto l'altra notte ha rischiato di morire assiderato, siamo tornati sotto il ponte Verdi: questa è la storia di Giacomo (nome di fantasia), 65 anni: ha perso tutto dopo il fallimento della sua officina e il divorzio

Dopo che l'altra notte un uomo, che stava dormendo sotto il ponte Verdi a meno 3 gradi, è stato salvato dagli operatori del 118, che sono arrivati verso mezzanotte per soccorrerlo, siamo tornati in zona per raccontare altre storie di povertà e emarginazione. Questa è la storia di Giacomo. 

Ha 65 anni e una vita da operaio alle spalle. Anzi, aveva un officina meccanica insieme ad altri soci. Quindici anni fa appena. Viveva in un piccolo paese in provincia di Avellino ed ora ha perso tutto. Lo abbiamo incontrato sotto il ponte Verdi a Parma. Ora la sua casa è questa. Giacomo (nome di fantasia) ha vissuto per due anni a Bologna, in situazioni simili e presto farà ritorno in quella città. "Scusate se lo dico ma i parmigiani, almeno con me, non si sono mai mostrati molto solidali. A Bologna è diverso". Inizia così il racconto di Giacomo, costretto a vivere in strada dopo il fallimento della sua attività, il divorzio e la perdita dell'abitazione in cui viveva. "Guarda, se ci ripenso sto ancora male. Ho perso tutto in sei mesi: è come se fossi entrato in un vortice che mi portato molto velocemente a non avere nulla. Nemmeno più un tetto sopra la testa. I debiti mi hanno impedito di rifarmi una vita: sono stato schiacciato. Le cartelle di Equitalia hanno fatto il resto":

Giacomo ha provato a cercare diversi lavori, come operaio, elettrecista o muratore. "A volte ho avuto risposte positive da alcune agenzie di lavoro, anche se tutti mi hanno sempre detto che sono troppo vecchio, ormai ho superato l'età per interessare seriamente le aziende. Mi hanno fatto lavorare: ero a Napoli e quel poco che guadagnavo l'ho usato per affittare una stanza, come uno studente universitario".

Giacomo si mette a ridere: a 65 anni cambiare totalmente vita. Ma ora non ha più neanche quello e si trova a girovagare tra le varie città del Nord Italia. "Non so quando mi fermerò: per ora la mia vita è questa". E ci mostra il suo giaciglio all'interno del quale ha trascorso l'ultima notte. Qui l'altra sera un uomo ha rischiato di morire, le temperature erano sottozero. "Si, me lo hanno detto: io quella notte non c'ero ma ti assicuro che è dura: la gente, prima di parlare, dovrebbe provare a vivere qui o a passarci almeno una notte". 

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