rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Attualità

Un rapido recupero dopo il bisturi? Negli ospedali dell’AUSL si può: al via il protocollo ERAS

Tutti i vantaggi del nuovo “percorso” dal pre-ricovero fino al rientro a casa negli interventi chirurgici per le malattie colo-rettali

Si chiama ERAS (Enhanced Recovery After Surgery), si legge Recupero Rapido dopo Chirurgia. E’ un percorso che ha come protagonisti un team di professionisti sanitari insieme al paziente. Si tratta di un insieme di misure, relative al prima, durante e dopo l’operazione, che hanno l’obiettivo di ridurre lo stress provocato dall’intervento chirurgico, accelerare la ripresa del paziente ed abbreviarne la degenza in ospedale.

Il percorso ERAS  – non nuovo in Europa, operativo in Emilia-Romagna solo in alcuni ospedali – è partito con la creazione di un team di professionisti del Presidio ospedaliero dell’AUSL di Parma, che lavorano all’Ospedale di Vaio e al Santa Maria di Borgotaro. Si tratta di chirurghi, anestesisti, infermieri, fisiatri, fisioterapisti, nutrizionisti che hanno definito un protocollo secondo la metodologia ERAS per il trattamento delle malattie colo-rettali. Il risultato atteso è garantire nell’arco di 2-3 giorni dall’intervento la totale ripresa dell’autonomia della persona operata, in termini di mobilizzazione, alimentazione e controllo del dolore, quando normalmente il periodo di recupero è più lungo. L’adozione di ERAS è stata possibile grazie all’acquisizione di competenze specifiche di tutta l’équipe dei professionisti coinvolti e si basa sul coinvolgimento particolarmente attivo del paziente.  I passaggi essenziali di tale protocollo sono: l'assunzione di integratori immunostimolanti nei cinque giorni che precedono l'intervento; specifici esercizi fisici prima e dopo l’intervento;  il ricorso alla chirurgia mininvasiva (laparoscopica); l’ottimale controllo del dolore post-operatorio (con analgesia peridurale, senza l’uso di oppioidi); ripresa della mobilizzazione e dell’alimentazione fin dal giorno stesso dell’intervento chirurgico.

All’Ospedale di Vaio, sono una decina le persone che ad oggi hanno beneficiato di questa nuova modalità operativa, di cui 2 hanno concluso il percorso. A breve, l’attività sarà assicurata anche all’Ospedale  Santa Maria di Borgotaro. L’obiettivo del Presidio ospedaliero dell’AUSL di Parma è di estendere il programma ERAS per la gestione di altre tipologie di interventi chirurgici, ad esempio in ambito ortopedico e urologico.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Un rapido recupero dopo il bisturi? Negli ospedali dell’AUSL si può: al via il protocollo ERAS

ParmaToday è in caricamento