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A cura di Giada Bertini

Operazione anti randagismo nel Parco Nazionale d'Abruzzo

E.N.P.A. e Parco Nazionale d’Abruzzo impegnati nel progetto anti randagismo che ha preso il via il 19 settembre e continuerà fino a fine mese

Tre Regioni coinvolte: Lazio, Abruzzo e Molise. Con dodici Comuni interessati, undici volontari mobilitati per turno e due settimane di interventi. E’ questa l’operazione straordinaria anti randagismo promossa da E.N.P.A. e Parco Nazionale d’Abruzzo, supportata dai Servizi Veterinari ASL, dai Servizi Veterinari Regionali e dai Comuni, cui parteciperanno anche alcuni volontari della sezione E.N.P.A. Parma (via G. Drugman 4/2), che ha preso il via dal 19 settembre 2014 dal Comune di Pescasseroli (L’Aquila) e che impegnerà il Nucleo di Intervento Nazionale della Protezione Animali in attività di prevenzione all'interno del Parco, fino alla fine di settembre. Guidati dal responsabile del Servizio Nazionale Guardie Zoofile e della task force della Protezione Animali, Antonio Fascì, i volontari si alterneranno sul campo per individuare, vaccinare, microchippare (intestandoli al Comune di appartenenza) i cani randagi sul territorio. L'obiettivo di questo progetto, che per E.N.P.A. e Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise rappresenta una prima assoluta, è quello di contribuire a mantenere in equilibrio gli ecosistemi di un territorio, tanto prezioso e ricco di biodiversità quanto delicato, come è appunto il Parco d’Abruzzo. Spiega Antonio Fascì: “Sono sicuro che le sinergie che si andranno a creare con tale importante e positiva esperienza potranno rappresentare un modello esportabile anche in altri contesti”. Della medesima opinione il veterinario del Parco, Leonardo Gentile, che ha aggiunto: “E' possibile tutelare e proteggere animali di particolare pregio, a cominciare dall’orso bruno marsicano, ragione stessa dell’esistenza del Parco, favorendo la convivenza tra fauna selvatica e animali d'affezione nel rispetto delle leggi”. 

Operazione anti randagismo nel Parco Nazionale d'Abruzzo

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