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Venerdì, 19 Aprile 2024
Animal voice

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A cura di Giada Bertini

Vivo a Parma e vorrei diventare scrittrice. Amo gli animali sin da quando ero bambina, e crescendo ho imparato che l'animalismo è una prospettiva migliore tramite cui vivere il mondo, perché insegna a rispettare ogni essere vivente. Fortemente impegnata in questo campo come volontaria E.N.P.A., vivo insieme a Totoro e Takechi, non solo conigli, ma veri e propri compagni di vita

Animal voice Centro / Piazza Ghiaia

Fabio Carapezza presenta “Il fiore della crisi? Il crisantemo. 1200 battute, ‘afuorismi’, satira politica nell’Italia da Berlusconi ai grillini”

Dopo “L’inconveniente di esistere” e la performance poetica “L’essere e l’Essere”, Fabio Carapezza torna con il suo secondo libro

Alcuni fanno gli scrittori, altri lo sono. Fabio Carapezza, dice di provarci! Dopo la raccolta di racconti  “L’inconveniente di esistere”, traversati da un filo comune che esplora la dimensione esistenziale, e la performance di poesia “L’essere e l’Essere”, ideata con il Maestro di chitarra Aldo Ferrari, Fabio torna alla stampa con il libro “Il fiore della crisi? Il crisantemo. 1200 battute, ‘afuorismi’, satira politica nell’Italia da Berlusconi ai grillini”. Si tratta di una micro enciclopedia della risata umoristica e satirica sulla crisi, lo spread, le tasse, il “bunga bunga”, il Vaticano e centinaia di personaggi politici di tutti gli schieramenti. Book trailer al link https://www.youtube.com/watch?v=5SERftdZgks&feature=youtu.be&a. Il libro, pubblicato da Demian Edizioni (info@edizionidemian.it), è un contenitore di realtà  e temi analizzati con occhio satirico, è costituito da 168 pagine zeppe di battute numerate e divise in 11capitoli. La presentazione si svolgerà il 14 giugno, dalle H. 18.00, presso la libreria Ubik (Piazza Ghiaia, Parma). Essere scrittori è una delle vie più meravigliose e tormentate che si possa scegliere di intraprendere, poiché mettere per iscritto i propri pensieri, richiede non solo talento e vocazione, ma anche abilità. Secondo Stephen King, per il quale “la scrittura è telepatia”, indipendentemente da spazio e tempo, scrittore e lettore condividono una memoria comune da interpretare. E a parte schemi e standard prestabiliti, forse nessuno sarà mai in grado di addestrare la scrittura con canoni assoluti, ma avere il parere di chi nella scrittura ci naviga significa saperne qualcosa in più. Ecco perché ho scelto di porre qualche domanda a Fabio:

Fabio, cosa ti ha spinto a scrivere “Il fiore della crisi? Il crisantemo” e cosa ti ha ispirato?

“Avevo avviato la stesura di un romanzo, quando mi sono accorto che dalla penna iniziavano a uscire battute ironiche e satiriche sulla politica, l’attualità, il costume, scoprendo nell’umorismo un interesse inaspettato che mi ha indotto a modificare il proposito iniziale compilando questa raccolta di battute".

Ci sono dei collegamenti, forse anche nascosti o sottili, fra i contenuti del primo e del secondo libro, o sono tematiche lontane fra loro?

“C’è sempre un legame più o meno diretto che unisce le riflessioni di chi si occupa di scrittura. Nella raccolta di racconti “L’inconveniente di esistere”, uscita due anni fa, ho cercato di tratteggiare storie in cui il lettore potesse identificarsi, con situazioni spesso conflittuali verso la realtà, provando ad analizzare il rapportarsi dei personaggi con essa. Poi mi sono dedicato alla performance di poesia “L’essere e l’Essere” insieme al bravo Maestro Aldo Ferrari che ha pensato alla musica. In questa raccolta di battute, il tono e i contenuti sono ovviamente diversi, ma rimane sempre il desiderio di osservare la realtà (nello specifico l’Italia!) in chiave ironica, e non è stato per nulla facile collezionare 1200 battute strutturate in sezioni diverse per abbracciare la politica, la Chiesa, i fatti di attualità accaduti nell’ultimo anno e mezzo”.

Che effetto speri di infondere al lettore con il libro?

“Naturalmente la risata, amara, liberatoria, beffarda, perché, come dice Nicolas de Chamfort ‘la più perduta di tutte le giornate è quella in cui non si è riso’.  In fondo, prima ancora di ridere (o sorridere) degli altri, si deve farlo di se stessi”. 

Tornando a “L’inconveniente di esistere”, hai cambiato idea su quella sorta di malessere che citi, o trovi sempre che "esistere sia un inconveniente"?

“La sensazione permane, ma si cerca di tenerla a bada razionalizzandola, e perché no? ironizzando su questi tempi che viviamo, per nulla facili! Anche in questa micro enciclopedia della risata si trova una sezione più riflessiva: nel capitolo “Afuorismi” non rinuncio a meditazioni retaggio dei passati studi filosofici”.

Che consiglio daresti a chi vuole scrivere un libro, e in seguito pubblicarlo?

“Non sono abbastanza esperto da mettermi nella posizione di dispensare suggerimenti, ma una cosa è fondamentale prima di ogni velleità letteraria: leggere molto e avidamente, con interesse. Lasciare che le idee e gli spunti ‘riposino’ nell’inconscio, per poi dare voce alla penna in modo creativo secondo la propria personalità”.

Di seguito, la sinossi del libro:
La raccolta, strutturata in undici capitoli, offre una visione ironica, a tratti amara, dell’Italia della crisi e dello spread, con 1200 battute numerate e organizzate attraverso sezioni a tema. Dalla prima parte “C’è crisi c’è crisi…” che comprende considerazioni sulle tasche dei risparmiatori, le tasse, la spending review, la riforma del lavoro (C’è così tanta crisi che i contratti sono sempre più contratti), alle sezioni successive, dove centinaia di personaggi del panorama politico, culturale, sociale, sono oggetto di battute per evidenziarne i limiti professionali e morali, con un sorriso che possa però indurre alla riflessione.
Il secondo capitolo è rivolto a Schettino e al naufragio della Costa, mentre una sezione è dedicata a Berlusconi e alle veline. Un capitolo raccoglie battute sportive circa le recenti Olimpiadi ed Europei di calcio, così come al Vaticano e alla Lega sono dedicate due sezioni apposite. In “Afuorismi” la satira lascia spazio a meditazioni generalmente di carattere esistenziale (Si trova sempre il tempo di buttare via il tempo, oppure Se vuoi una preda facile non cacciare te stesso), mentre il capitolo nominato “Ghiacciate” è quello più strettamente umoristico, dove le battute fanno ricorso a giochi di parole e associazioni per ottenere l’effetto comico (Se la California può essere florida, perché la Florida non può essere california? oppure Se Giacomo si trova al lago, è già a Como?).
L’ultima sezione si occupa della scena politica in senso stretto, e la satira è rivolta a esponenti e leader di tutti gli schieramenti. Il libro comprende una nota introduttiva a cura del vignettista Pietro Vanessi, e undici tavole illustrate da Tito Ponzi inserite a inizio di ogni capitolo, con un elenco conclusivo dei nomi dei personaggi citati. 
Per le notizie biografiche e altre informazioni circa l’attività letteraria, è possibile visitare il suo sito web www.fabiocarapezza.it. 
 

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