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Cronaca Collecchio

Allagamenti nella Bassa. Consorzio Bonifica: sollevati 70 milioni di metri cubi d'acqua

50 impianti idrovori a pieno regime e dieci pompe mobili azionate con l’ausilio dei trattori posizionati nelle zone nevralgiche della pianura della provincia di Parma sono stati attivati in sole 24 ore dal Consorzio di Bonifica Parmense che ha sollevato oltre 70 milioni di metri cubi di acqua

50 impianti idrovori a pieno regime e dieci pompe mobili azionate con l’ausilio dei trattori posizionati nelle zone nevralgiche della pianura della provincia di Parma sono stati attivati in sole 24 ore dal Consorzio di Bonifica Parmense che ha sollevato oltre 70 milioni di metri cubi di acqua per ovviare ad un fenomeno di precipitazione violento che in alcune zone non si verificava in un intervallo di tempo che va dai 100 ai 500 anni.
 
I 50 tecnici del Consorzio, in servizio costante anche durante la notte, hanno cercato di governare non senza difficoltà, attraverso l’utilizzo degli impianti dislocati sul comprensorio, una situazione molto problematica verificatasi durante la fase di emergenza e allerta. Le condizioni del terreno infatti non hanno consentito un assorbimento immediato delle piogge cadute nelle ultime ore proprio perché la terra era già ampiamente satura delle acque cadute nei giorni precedenti. La quantità di pioggia inusuale si è così velocemente accumulata in un brevissimo lasso di tempo nei canali di bonifica che contemporaneamente erano già in fase di rigurgito come conseguenza diretta delle piene dei torrenti provenienti dall’Appennino e in parte dal Po.
 
Il Consorzio di Bonifica sta tutt’ora svolgendo l’attività di rilascio delle acque canalizzate e tutto il personale è in fase di allerta in vista di possibili ulteriori precipitazioni. Restano sorvegliate attraverso il telecontrollo e a vista tutti gli impianti messi in funzione (ricordiamo che nella notte tra mercoledì e giovedì sono caduti sulla pianura parmense in media 85 mm d'acqua con punte di 120 mm a Fontevivo e 105 a Noceto). In base alle differenti necessità riscontrate nelle zone della Bassa in cui si sono verificati anche alcuni straripamenti e allagamenti conseguenti ad una massa di acqua incontenibile anche con tutta la rete attivata sono stati distribuiti migliaia di sacchetti di sabbia, con cui è stata, fra l'altro, tamponata una falla sull'argine sinistro del canale Gaiffa a sud di San Secondo. Sempre in zona  è stato sovralzato l'argine destro della Dugara Casalora a Ravadese a difesa dell'impianto fotovoltaico presente. Anche un importante opificio a Coltaro è stato salvato dall’allagamento in tempo utile.
 

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