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Cronaca

amo colorno - stazione di colorno, ancora solo degrado

Finora il nostro appello è stato sempre inascoltato.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ParmaToday

Dal mese di ottobre 2017, in qualità di coordinatore comunale di Fratelli d’Italia - Colorno, mi impegnai a far rimettere in decoro l’area ferroviaria locale. Sostenni che non era “normale” lasciare una fermata ferroviaria posta in paese storico e artistico come Colorno in tali condizioni. Tantissimi Colornesi concordano con quest’affermazione e ci sostengono. Mi interfacciai con gli enti preposti al fine di chiedere urgente mobilitazione. Ebbi risposta dall’assessore dott. Pier Luigi Mora, via email al 19 dicembre 2017, che mi informò di aver intimato il rapido ripristino del luogo alla società proprietaria dell’area in breve tempo; altrimenti ci sarebbe stata da parte del comune di Colorno, un ordinanza di immediato intervento. Dopo tale comunicazione non ho avuto più alcun tipo di risposta da nessuno. L’8 febbraio del 2018 raccontai la storia di una Colornese non vedente che recandosi in stazione rischiò l’incolumità del suo bambino a causa di una barra di metallo e di vetri, caduti dalla porta della sala d’attesa, toccata appena con il bastone con il quale la ragazza non vedente riusciva a camminare. Ad oggi desidero tornare sull’argomento in qualità di coordinatore cittadino del gruppo “AMO COLORNO”. Non sono abituato ad abbandonare i problemi. Per rispetto dei Colornesi e dell’amica non vedente, andrò fino in fondo, facendo tutto ciò che la legge mi consente di fare. Ad un ispezione sul luogo riscontro ancora degrado e incuria. Il capanno degli attrezzi dell’ex carico/scarico merci almeno è stato pulito dalla spazzatura al suo interno. La sala d’aspetto è ancora come prima. Le finestre e le porte a vetri sono ancora danneggiate e pericolose. Ho notato persino una finestra sigillata (impossibile da aprire), con nastro adesivo e delle viti. Se questo è il modo di risolvere i problemi da parte di alcuni, rimango allibito. I servizi al viaggiatore ancora inesistenti. Bagni chiusi. Biglietteria automatica non funzionante da diversi giorni (segnalato da alcuni pendolari). Camminando sui binari si notano sulla pavimentazione, dei bulloni rialzati poco visibili, che facilmente potrebbero far inciampare qualcuno. Alcuni pluviali sono addirittura stati rimossi e sono scomparsi. La cancellata che costeggia il caseggiato ferroviario, che dovrebbe far evitare al viaggiatore di cadere di sotto, è mancante. La situazione non è cambiata per nulla. Proprio nel periodo in cui la “stazione” viene usata di più a causa della chiusura del ponte sul PO, si decide di non intervenire in nessun modo?... Quando ci si deciderà a porre risoluzione ad un problema ormai incancrenito?... Non vorremmo arrivare a presentare un esposto in procura. Chiediamo ancora una volta di fare ciò che deve essere fatto, sperando che almeno questa volta il nostro appello non rimanga fermo come le lancette dell’orologio ferroviario, ormai abbandonato da tempo immemore. Nicola Scillitani Coordinatore cittadino Amo Colorno

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