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Cronaca

Antimafia, studenti in prima linea: al via il progetto 'Tessere la legalità'

L'iniziativa promossa da Provincia e Regione prevede quattro azioni per contrastare le infiltrazioni mafiose sul nostro territorio, tra cui un sistema di rivelazione informatico che sarò realizzato insieme dall'Itis

"Con questo progetto, che è un progetto pilota, si fa antimafia sociale. Quello che si fa con questa iniziativa può essere davvero un esempio per altre realtà”. Parola di Tonio Dell’Olio, responsabile dell’area internazionale dell’Ufficio di presidenza di Libera. Miglior biglietto da visita il progetto “Tessere la legalità”, macro-azione di prevenzione e contrasto alle infiltrazioni mafiose promossa dalla Provincia di Parma e cofinanziata dalla Regione Emilia Romagna, non poteva sperarlo.

Oggi in Provincia il via ufficiale con la firma dell’accordo di programma da parte di Provincia e Regione. 62.000 euro il costo complessivo del progetto, di cui 31.000 finanziati dalla Regione. Tra le azioni previste anche la costruzione di un sistema di rilevazione informatico volto alla prevenzione di possibili infiltrazioni della criminalità organizzata di stampo mafioso. “In questa rete avete compreso quale sia la difficoltà maggiore per noi istituzioni: capire come l’infiltrazione avviene sul territorio. Questo è un aspetto molto importante. L’infiltrazione mafiosa nella nostra regione, sui nostri territori, c'è" ha commentato la vice presidente della Regione Simonetta Saliera.

Le quattro azioni di “Tessere la legalità”

1) La costruzione di un sistema di rilevazione informatico volto alla prevenzione di possibili infiltrazioni della criminalità organizzata di stampo mafioso nei circuiti legali del sistema socio-economico parmense, e in grado di far emergere eventuali relazioni anomale nell’ambito delle compravendite immobiliari. La progettazione della banca dati verrà effettuata in collaborazione con l’Istituto tecnico “Leonardo da Vinci” di Parma; l’elaborazione e gestione dei dati sarà effettuata in collaborazione con Acer Parma.

2) La realizzazione di un ciclo di incontri formativi, con la collaborazione tecnico-organizzativa di “Avviso Pubblico”, riservati ad amministratori, dirigenti e funzionari pubblici locali su temi quali l’infiltrazione mafiosa negli appalti pubblici e nei settori economici collegati, la normativa sugli appalti e le buone prassi amministrative per contrastare la mafia e la corruzione in tema di appalti pubblici.

3) L’attivazione di undici laboratori in istituti scolastici di secondo grado (scuole superiori) del territorio: dieci, curati dall’Associazione Libera, saranno dedicati alle pratiche illegali adottate nel commercio e nella finanza e agli “eroi della nuova resistenza" sarà invece incentrato sulla progettazione della banca dati. All’iniziativa hanno aderito 7 scuole del territorio: i licei scientifici Marconi e Ulivi, l’Itc Melloni, l’Isiss Giordani, il Liceo sociopedagogico Sanvitale, l’Itas Bocchialini, l’Itis Leonardo da Vinci.

4) La realizzazione di cinque eventi tematici per gli studenti delle classi quarte e quinte dei licei e degli istituti tecnici del territorio, in collaborazione con “Solares Fondazione delle Arti”: negli anni scolastici 2011-2012 e 2012-2013 saranno proposti agli alunni film italiani sulla lotta alla mafia vissuta dal punto di vista delle vittime e della società, ispirati a reali fatti storici. Ogni appuntamento, che coinvolgerà più classi di diverse scuole, ospiterà almeno un esponente significativo della lotta alla mafia: persone che, con le loro testimonianze e il loro coraggio, rappresentano esempi di onestà, di coraggio e di rigore antimafia.
 

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