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Cronaca

Bando disabili: il Tar proroga il servizio alle coop Aurora Domus, Dolce e Proges fino al 17 settembre

Dopo l'assegnazione del bando alle cooperative Ancora e Aldia da parte del Comune di Parma, le coop che gestivano il servizio in precedenza avevano fatto ricorso. Motivo, il ribasso proposto non garantirebbe la qualità e il compenso degli operatori

E' bufera sull'assegnazione del bando per le cooperative che gestiranno l'integrazione scolastica degli alunni e degli studenti disabili nelle scuole comunali di Parma dopo che il Tar di Parma ha dato ragione alle cooperative che avevano fatto ricorso, cioè Aurora Domus, Cooperativa sociale Dolce Soc e Proges. Il ricorso era arrivato dopo che il comune aveva deciso di affidare alle cooperative sociali Ancora e Aldia la gestione del servizio dopo una gara d'appalto indetta dal Comune, vinta da queste ultime con un ribasso del 10%. L'annuncio era arrivato dall'assessore con delega al sociale Laura Rossi a metà agosto.

L'assessore aveva spiegato che l'offerta migliore era stata valutata con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa” e non quello “dell’offerta al massimo ribasso”, scegliendo di dare particolare rilevanza agli aspetti qualitativi, ma le cooperative che gestivano in precedenza il servizio hanno fatto ricorso ottenendo una proroga della gestione del servizio dal Tar fino al 17 settembre, giorno in cui il tribunale amministrativo si pronuncerà sulla sospensione o meno della gara d'appalto, una volta valutate le memorie di chi ha subito il ricorso. Secondo le cooperative ricorrenti, però, il ribasso del 10% non consentirebbe il rispetto dei costi per il contratto di lavoro nazionale, quindi ai dipendenti non sarebbe garantito un equo compenso per la qualità dei servizi forniti. 

Sulla questione è intervenuta la parlamentare Pd Patrizia Maestri che ha affermato in un comunicato stampa:

“Come ho già avuto modo di dire, e nonostante le rassicurazioni arrivate dall’assessore comunale Rossi, il sistema col quale è stato impostato il bando è, evidentemente, problematico. La decisione del Tribunale va infatti nella stessa direzione: quando la presentazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa diviene decisiva nell’assegnazione di una gara d’appalto, è giusto che vengano chieste garanzie e che si facciano ulteriori controlli per far si che il costo del lavoro rientri nei contratti nazionali”. La parlamentare del Pd Patrizia Maestri torna a commentare l’assegnazione provvisoria del bando pubblico per l’integrazione scolastica di alunni e studenti disabili, alla luce del fatto che il Tribunale amministrativo ha deciso di accogliere il ricorso avanzato dalle cooperative uscenti proprio in ragione di ulteriori verifiche da compiere sulla sostenibilità della parte economica.

“Il ribasso proposto da chi ha vinto questa gara desta preoccupazione per l’entità significativa dello sconto, un 10% che pone al limite la possibilità di rispettare le normative inerenti il costo del lavoro, e di conseguenza il mantenimento della qualità del servizio. Vorrei poi aggiungere che l’amministrazione deve fare attenzione a non creare situazioni come questa, che generano una gran confusione in tutti, negli assegnatari uscenti e in quelli subentranti, ma soprattutto nei lavoratori”. In attesa della decisione definitiva del Tar in merito al ricorso, è stata infatti ordinata la proroga del servizio fino al 17 settembre, ma toccherà al Comune stabilire a chi assegnare la prosecuzione provvisoria del servizio, creando così una situazione priva di certezze sotto ogni fronte.

“Non mi stupisce quel che sta accadendo – conclude Maestri – a livello nazionale il cambio di appalti secondo i criteri che il Comune ha imposto per questa gara ha già creato numerosi problemi. È per questo che all’interno della Commissione Lavoro della Camera stiamo approntando una nuova regolamentazione che tuteli maggiormente i lavoratori”.

Quello che è sicuro, visti i tempi contingentati dall'inizio dell'anno scolastico, che rischiano di farne le spese gli studenti disabili con le loro famiglie.


 

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