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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Parma città delle biciclette? E' la seconda in Italia: dietro Ferrara

Secondo la classifica stilata da Confindustria Ancma in occasione della settantesima Esposizione Internazionale del Ciclo la nostra città è preceduta solo da Ferrara per mobilità in bici

Parma città delle biciclette ? Sì, ma dietro Ferrara. La nostra città si piazza al secondo posto della classifica delle città più ciclabili stilata da Confindustria Ancma in occasione della settantesima Esposizione Internazionale del Ciclo, in programma dal 15 al 17 settembre a Verona. L'Emilia Romagna é la prima regione in Italia per la mobilità in bici.

La parte del leone - si legge in una nota - la fa appunto l’Emilia-Romagna che piazza ben tre città in questa top five. Il primo posto è occupato saldamente da Ferrara definita 'città delle biciclette'. La cittadina ferrarese vanta una secolare cultura a due ruote da ricondurre principalmente alla presenza di una delle più antiche università d'Europa fondata nel 1391.

Un gradino sotto Ferrara si trova Parma che con il Teatro Regio mobilita migliaia di cittadini in bicicletta per ammirare le numerose rappresentazioni operistiche, concerti e balletti che si susseguono durante l'arco dell'anno. Chiude il podio Verona che conquista posizioni nelle città bike-friendly grazie al nuovo servizio Verona-bike, inaugurato il 30 marzo 2012. In forte ascesa la Versilia e in particolare Forte dei Marmi che occupa la quarta posizione.

Infine, tra le cinque città più bici-dipendenti, c’è un altro comune in riva al mare: Rimini. Il capoluogo della riviera romagnola è da sempre un punto di riferimento per i turisti stranieri ma con gli anni si è affermato anche come meta preferita dalle famiglie che, per trascorrere giorni in completo relax lontano dalla vita caotica delle metropoli, preferiscono spostarsi in bicicletta. Parallelamente aumentano, soprattutto al Nord, le piste ciclabili.

Le recenti statistiche, pubblicate il 3 luglio 2012, riportano che l'andamento può essere ricondotto da un lato ai livelli di congestione raggiunti dal sistema di mobilità urbana, soprattutto nei comuni di maggiori dimensione e alla limitata disponibilità di parcheggi, dall'altro all'aumento del prezzo del carburante. Infatti, se il 2009 aveva già risposto all'aumento di domanda di trasporto pubblico con un +6,1% di densità di piste ciclabili in Italia, si è fatto di meglio nel 2010, anno in cui è stato registrato un ulteriore aumento percentuale dello stesso dato dell’11,1% per un totale di be +17,2% in due anni.
 

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