"Novembre è solitamente il mese del dialogo -si legge in una nota di Parma Unita- e del confronto necessario per la preparazione del bilancio previsionale 2013. In un'Amministrazione guidata da un movimento che fa della democrazia partecipata, a parole e sul web, il proprio fiore all'occhiello ci si aspetterebbe dunque un intenso e serrato confronto fra cittadini e Amministrazione in vista della discussione del documento programmatico 2013.

Anzi, a dire il vero, noi di Parma Unita ricordiamo che il bilancio partecipativo era nel programma e nelle enunciazioni del post elezioni da parte dello stesso sindaco Pizzarotti che, da poco eletto, aveva dichiarato: "Il bilancio partecipativo è il progetto più immediato e sarà pronto fin dal 2013". Partendo dal presupposto che il sindaco sappia che il bilancio 2013 debba essere approvato, ad oggi, entro il 31 dicembre 2012 o, in alternativa, subendo i dodicesimi provvisori nei primi mesi del 2013, Parma Unita si chiede se le promesse verranno confermate o se saranno disattese. Finora sembra più la seconda.

Infatti di tutto questo bilancio partecipativo apparentemente non si vede nemmeno l'ombra. Non lo si vede di certo ne "Il quartiere che vorrei" gli incontri fissati dall'Amministrazione dove, come oramai emerso sufficientemente, si magnificano i servizi della propria città (bene, ma gli amministratori passati non erano tutti ladri e incapaci?) per poi rifugiarsi in gruppetti di lavoro dove emergono problemi già noti e segnalati dai vecchi consigli di quartiere, ma finora non presi in considerazione. E allora Parma Unita chiede cosa intende fare la Giunta Pizzarotti: un bilancio partecipativo o un bilancio nella propria torre d'avorio?"