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Cronaca

Il Centro Studi Movimenti al Museo Reina Sofia al convegno 'Archivos del Comùn'

Venerdì 11 e sabato 12 dicembre, il Centro studi movimenti sarà a Madrid, al Museo Reina Sofia, tra gli invitati al convegno Archivos del Comùn, importante appuntamento internazionale che, nelle intenzioni degli organizzatori, vorrebbe riflettere sui temi della memoria sociale e politica

Venerdì 11 e sabato 12 dicembre, il Centro studi movimenti sarà a Madrid, al Museo Reina Sofia, tra gli invitati al convegno Archivos del Comùn, importante appuntamento internazionale che, nelle intenzioni degli organizzatori, vorrebbe riflettere sui temi della memoria sociale e politica del nostro tempo e del passato più recente attraverso il lavoro degli archivi che, in molti paesi europei e negli Stati Uniti, la conservano e trasmettono. Al centro dell’interesse del convegno, infatti, vi è l’importanza del prendersi cura della storia dei movimenti sociali e delle classi subalterne e il tentativo di mostrare come i documenti di questi archivi potrebbero alimentare un nuovo immaginario sociale e politico, capace di rafforzare il carattere democratico delle nostre società. Oltre agli storici parmigiani William Gambetta e Marco Adorni, parteciperanno al convegno ricercatori da gran parte d’Europa che lavorano o studiano in archivi che, con diversi modelli di organizzazione, proliferano nel campo della storia sociale e la cui esistenza è essenziale per organizzare e rendere questa memoria accessibile nel tempo.

L’attenzione di un rilevante centro culturale come il museo Reina Sofia verso il Centro studi è senza dubbio un importante riconoscimento per l’attività che il collettivo parmigiano svolge da diversi anni, sia organizzando numerose iniziative pubbliche di divulgazione della storia e della filosofia, sia conservando, nella sua nuova sede di via Saragat, un consistente patrimonio documentario.

Negli anni, infatti, l’archivio del Centro studi è fortemente cresciuto e ha ampliato di gran lunga il proprio arco cronologico. Sebbene sia nato per conservare documenti degli anni Sessanta e Settanta, sono oltre un centinaio le persone che hanno depositato le proprie carte (volantini, manifesti, ciclostilati, fotografie, lettere etc.) riferite ai movimenti sociali e politici anche di altri periodi storici, dal movimento cooperativo d’inizio secolo, alla Resistenza o al sindacato agricoltori del secondo dopoguerra. Anche la collezione libraria si è ampliata e oggi la biblioteca del Centro studi offre alla consultazione migliaia di volumi di saggistica, coprendo gran parte delle discipline umanistiche, dalla storia alla filosofia, dalla sociologia all’antropologia, dalla psicologia alla critica letteraria. Archivio e biblioteca sono ovviamente aperti al pubblico e disponibili alla consultazione
 

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