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Cronaca

Partecipate, Ciclosi riduce i compensi del 30%:intanto Alfa fallisce

La rivoluzione che il commissario straordinario sta operando ha portato sinora a una riduzione delle spese, a meno rappresentanti del Comune nei cda e si è passati da una a tre donne ai vertici societari

Questo il quadro della situazione delle società partecipate a maggioranza comunale, per le quali si è proceduto al rinnovo dei cda, a seguito dell’intervento voluto dal commissario straordinario del Comune di Parma Mario Ciclosi che, nel dicembre 2011, ha ridefinito tramite delibera gli indirizzi per la governance delle società, delle aziende e degli enti partecipati.

Particolare attenzione è stata posta soprattutto alla disciplina delle attività degli amministratori per garantire trasparenza, eliminazione delle incompatibilità e costante rotazione degli incarichi. In particolare, la delibera stabilisce che la designazione e le nomine degli amministratori in organi delle società devono essere attuate mediante esperimento di avvisi pubblici, salvo ben definite esigenze.

L'ALBO DELLE CANDIDATURE - A gennaio, pertanto, si è aperto il bando per la presentazione da parte degli interessati delle candidature ed è stato creato un apposito Albo, dal quale sono stati attinti i nuovi rappresentanti del Comune nei diversi Cda, tranne che per quello di STT, che per la specificità della situazione e la complessità delle sue competenze ha richiesto una specifica ricerca.

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TRE DONNE AI VERTICI - Tre le donne chiamate ai vertici di altrettante società – Rossella Saoncella amministratore unico a Parma Infrastrutture, Eugenia Monegatti presidente di Engioi, Maria Cristina Saccani presidente di Parma Gestione Entrate – di contro all’unica donna presidente nei precedenti cda - Paola Colla ad Ade. Da ricordare che su 337 candidature pervenute, solo 83 sono state presentate da donne.

MENO AMMINISTRATORI - Dopo il rinnovo dei consigli di amministrazione, scendono da 33 a 20 i rappresentanti dell’Amministrazione nei cda di 11 partecipate: Ade, It.City, Infomobility, Parma Infrastrutture, Engioi, Stu Pasubio, Parma Gestione Entrate, Metro Parma (società indiretta), Parma Sviluppo (società indiretta), STT, CAL. Di queste, 4 società - Ade, It.City, Infomobility, Parma Infrastrutture - passano all’amministratore unico, e 2 - Metro Parma e Parma Sviluppo - sono in fase di liquidazione.

TAGLIATE LE SPESE PER I COMPENSI DI OLTRE IL 30% - Cala, conseguentemente, anche la spesa per i compensi di questi amministratori: si scende da 363.912 euro a 242.798 euro. Un "taglio" che consentirà di risparmiare oltre il 30% rispetto alla situazione precedente (il dato è riferito alle società sopra elencate, tranne Parma Gestione Entrate e Stt, i cui compensi per i Cda che verranno definiti nei prossimi giorni).

 

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