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Cronaca

Municipale, auto blu in stazione. Patrizia Verrusio indagata per peculato

Dopo lo scandalo Verrusio la Procura di Parma ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di reato di peculato. La Comandante era stata immortalata in stazione mentre si faceva accompagnare al lavoro con auto civetta dei Vigili

Dopo lo scandalo Verrusio la Procura di Parma ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di reato di peculato. Le foto che ritraggono l'attuale Comandante della Polizia Municipale Patrizia Verrusio, nomina di fiducia del sindaco e della giunta comunale, in stazione mentre in più occasioni si fa accompagnare al suo posto di lavoro con due auto blu della Polizia Municipale, con tanto di autista, sono finite sul tavolo della Procura che ha deciso di aprire il fascicolo. Ne dà notizia la Gazzetta di Parma.

La denuncia fotografica del Pcl aveva suscitato polemiche all'interno della compagine politica locale ed in Consiglio comunale: dopo uno scontro acceso tra maggioranza ed opposizione infatti nell'ultima seduta la minoranza aveva abbandonato l'aula consigliare. Sul fronte legale, poi, il Movimento Nuovi Consumatori di Parma aveva presentato un esposto in Procura per peculato. 

IL COMMENTO DEL PCL. "La vicenda sull’eventuale reato di Peculato della Comandante Verrusio finisce, come era da attendersi, sul tavolo di un Magistrato. Come Partito Comunista dei Lavoratori siamo scarsamente interessati agli esiti della faccenda: le uniche cariche istituzionali cui sentiamo di doverci riferire sono quelle elettive nei luoghi di lavoro, veri baluardi nella difesa di quei diritti oramai più dell’essere umano che semplicemente del lavoratore. Il caso della Verrusio intendeva sollevare il velo sulla doppia morale dei consiglieri e degli amministratori a Cinque Stelle, che hanno colpevolmente taciuto su un comportamento che richiamava ai principi ritenuti imprescindibili dell’Etica.

Un Movimento Cinque Stelle che adotta una linea legalitaria ad intermittenza: pronta a stigmatizzare manifestazioni popolari di piazza, bollandole come “politiche” (che ai loro occhi deve avere un’accezione negativa, come confermerebbe il loro modo di tenere la nostra “polis”) ed avvallandone una conveniente militarizzazione, ma omertosa nel denunciare i comportamenti moralmente o penalmente eccepibili di un loro componente. Già, perché è bene ricordarlo: il vero vincitore del Concorso per il ruolo di Comandante si chiamava Alessandro Cimino. La Verrusio è stata scelta ed imposta da Federico Pizzarotti e Cristiano Casa, usando proprio quegli articoli 90 e 110 che in campagna elettorale gridavano essere un insopportabile spreco di denaro (altro caso di doppio binario: gli sprechi di denaro comunale).

Il Partito Comunista dei Lavoratori intendeva sottolineare proprio questo: consiglieri a Cinque Stelle che si sentono abbastanza formati da decidere e votare su urbanistica, tassazione, dismissioni e via dicendo, hanno ritenuto di non avere o voler avere un’opinione altrettanto netta su un quadro così ben definito. Pensiamo che si siano perfettamente descritti ai cittadini parmigiani, sia su un piano individuale in termini di pulizia interiore, sia su un piano collettivo in termini di etica politica. Detto ciò, che la Giustizia e le Istituzioni di uno Stato borghese facciano il loro gioco: noi siamo da tempo tornati ad occuparci degli ultimi, di chi subisce interamente la violenza di un Capitalismo morente e furibondo, che tutti i soggetti politici (grillini compresi) intendono semplicemente riformare. La nostra moralità, la nostra etica, la facciamo nascere dalle fabbriche in crisi, dagli esseri umani sfrattati senza nessuna pietà, da chi incolpevolmente si ritrova senza più nulla: al confronto di queste situazioni, le sorti giudiziarie di una donna forse incapace di prendere un semplice autobus per recarsi al lavoro sono veramente poca cosa".

LA DENUNCIA FOTOGRAFICA DEL PCL 

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