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Cronaca

Teatri, il Comune 'soccorre' la Fondazione Regio con 2 milioni di euro

L'allarme è giunto dalla Fondazione: "Se non ci aiutate non abbiamo più liquidità". Il Comune anticiperà l'importo della ricapitalizzazione inizialmente "spalmata" su tre anni: se ne discute oggi in Consiglio

L'allarme giunto dalla Fondazione Teatro Regio ha tutta l'aria di un grido nella notte più profonda: “Se non ci aiutate non abbiamo più liquidità”. Così l'assessore al Bilancio Marco Ferretti ha introdotto la delibera di variazione del bilancio con la quale il Comune correrà effettivamente in soccorso del teatro cittadino e illustrata nel corso della 7° commissione Affari Istituzionali tenutasi ieri pomeriggio.

La questione sta in termini abbastanza semplici: il business plan della Fondazione prevedeva l'accensione di un mutuo per circa 2,5 milioni di euro nel corso del 2013. Le banche però hanno chiuso la porta in faccia agli emissari del teatro, chiedendo che a muoversi fosse il Comune in persona che a quel punto ha fatto il suo tentativo. Ma la migliore offerta comportava circa 250mila euro di interessi annuali per sei anni e garanzie per 4,5 milioni di euro. Di qui la soluzione dai Portici del Grano: facciamo a meno del mutuo, anticipiamo di tasca nostra l'importo del finanziamento e andiamo avanti.

Inoltre di fatto il Comune con questa operazione non spenderà un solo soldo in più di quanto previsto, ma si limiterà ad anticipare l'importo della ricapitalizzazione votata a suo tempo ed inizialmente “spalmata” su tre anni, dal 2013 al 2015. “E' stato possibile mettere a punto l'operazione perché siamo alla fine dell'anno – ha spiegato l'assessore Ferretti – e in fase di definizione dell'assestamento di Bilancio. Le risorse proverranno infatti dal ridimensionamento del fondo di svalutazione dei crediti che proprio in questo periodo dell'anno viene ricalibrato in base all'andamento effettivo della situazione creditizia del Comune di Parma”.

"Si tratta di una spesa che era già prevista quindi nulla di nuovo - ha spiegato il sindaco Federico Pizzarotti -, inoltre c'è l'urgenza di un'operazione del genere perché è dal mese di marzo che stavamo cercando di trovare una soluzione per la Fondazione e ormai siamo giunti a novembre inoltrato...".

Un'operazione dunque a costo zero, che consentirà risparmi considerevoli sul fronte dell'esposizione bancaria. La discussione in commissione si è quindi concentrata sulle perplessità della consigliera Maria Teresa Guarnieri la quale ha chiesto se non fosse possibile votare la delibera contestualmente all'assestamento di Bilancio (previsto entro la fine di novembre) in modo da avere una visione complessiva delle eventuali necessità ed emergenze. Ribadita l'urgenza del finanziamento il documento è stato licenziato e le eventuali perplessità della minoranza verranno esposte nel corso del dibattito consigliare previsto per oggi pomeriggio.

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