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Convegno confagricoltura

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ParmaToday

Da Massimo dall'Olio (giornalista Pubblicista resp. area comunicazione di Confagricoltura Parma

GUIDI : "L'AGRICOLTURA DI FRONTE ALLA SFIDA DELLA COMPETITIVITA' NELLA CONPEOMPORANEITA'."

Presenti anche i vertici della Regione, l' Assessore Caselli e il direttore generale Mazzotti : presentato il nuovo PSR

"Riformare lo stato agricolo" questa è la sfida che ci si pone di fronte " la vera forza è la contemporaneità, invece il mondo agricolo viene ancora oggi rappresentato come una romantica icona del passato" così Mario Guidi , presidente di Confagricoltura, ha con forza ribadito e sottolineato al meeting convegnistico organizzato nelle terre verdiane ( a Busseto) dalle locali Organizzazioni periferiche di Parma e Piacenza..

" il cambiamento globale che in è atto in tutto il mondo, dove sono i mercati che fanno la differenza per lo sviluppo e la crescita delle imprese, non può non interessare anche il comparto agricolo " ha aggiunto Guidi - " La competitività delle nostre imprese è una competitività a 360 gradi che interessa tutti i mercati del globo; occorre cambiare passo, comunicazione e strategie ; presentarsi sui mercati forti di una aggregazione vera che consenta una vera forza contrattuale nella vendita dei nostri prodotti in ogni angolo del pianeta".

Questa è la sfida che attenderà l'agricoltura nel prossimo decennio e per centrare gli obiettivi, secondo il presidente di Confagricoltura, è necessario che la programmazione ad ogni livello, nazionale e regionale, sia indirizzata nella direzione della modernità, della contemporaneità e nel mercato perché possa portare reddito e sviluppo alle imprese.

Dal teatro di Busseto, a cavallo tra le province di Parma e Piacenza, nella terra che ha dato i natali al "maestro" che si definiva agricoltore, prima ancora che compositore , artista e musicista, Confagricoltura ha lanciato un messaggio chiaro. All'alba di una nuova stagione, dove le imprese dovranno fare i conti con la fine del regime delle quote latte, con il nuovo sistema di aiuti comunitari e dove anche le politiche nazionali sembrano cambiare rotta con l'eliminazione delle Province, si rende necessario un nuovo approccio alle problematiche economiche dell'intera filiera agroalimentare.

"Nella Regione Emilia Romagna il 20 per cento del Pil proviene dal settore agroalimentare ha sottolineato il neo assessore alle politiche Agricole regionali, Simona Caselli, " L'occasione che abbiamo di presentare ed attuare nella nostra regione, il Piano di Sviluppo Rurale , rappresenta la vera proposta politica per i prossimi sei anni, nei quali la regione Emilia Romagna ha puntato ad investire con metodo e determinazione importanti risorse economiche che non possono prescindere dal ruolo e dall'importanza di un settore primario quale quello agricolo dei nostri territori. Abbiamo 41 prodotti dop e Igp conosciuti in tutto il mondo e su questo versante si gioca gran parte dello sviluppo economico del nostro territorio." Gli aspetti programmatici e le misure attuative del nuovo Psr regionale sono state esposte da Valtiero Mazzotti, direttore generale Agricoltura della regione Emilia Romagna.

In precedenza il presidente della federazione regionale , Guglielmo Garagnani, ed i rispettivi presidenti di Parma e Piacenza, Monica Venturini ed Enrico Chiesa, avevano presentato il convegno mettendo l'accento sulle progettualità che li vedono accumunati nell'intento di fare rete per aggregare le competenze ed affrontare i mercati con filiere più solide ed organizzate. Dal nuovo PSR , auspichiamo , hanno dichiarato gli esponenti di Confagricoltura, possano giungere nuove e più mirate azioni in grado di aiutare le aziende nella pianificazione degli investimenti e della gestione aziendale.

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