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Cronaca

Corpo Forestale, il sindacato regionale contro i trasferimenti al Sud

Il segretario del Sapaf Gabriele Pettorelli: "L'Emilia Romagna da anni soffre della cronica carenza di personale con una vacanza effettiva di oltre 200 Forestali su una pianta organica di 636 unità"

Per una volta ad essere minacciato non è il patrimonio naturalistico della nostra regione, alla cui tutela è dedicata buona parte dell’attività del Corpo Forestale dello Stato, ma la dotazione di personale di chi proprio quel patrimonio dovrebbe difendere.
La Segreteria regionale del S.A.P.A.F. (Sindacato Autonomo Polizia Ambientale Forestale) Emilia Romagna, organo del sindacato più rappresentativo del C.F.S., lancia l’allarme Piante organiche.
Dalla fine di gennaio 2011 – riferisce il segretario regionale S.A.P.A.F. Gabriele Pettorelli – si è insediato presso l’Ispettorato generale a Roma, sede centrale del C.F.S., un tavolo tecnico col compito di revisionare le piante organiche delle varie regioni d’Italia; stiamo monitorando l’andamento dei lavori – prosegue il segretario regionale - ma fino ad oggi il principale obiettivo del tavolo tecnico è stato quello di “svuotare” le Regioni del nord, da sempre carenti di Personale, per rimpinguare le dotazioni organiche delle regioni del centro sud, in gran parte in pieno organico se non addirittura in sovraorganico e con un rapporto Forestali/superficie ampiamente superiore a quello dell’Emilia Romagna come delle altre regioni del nord Italia!
Oltre a questo il tavolo tecnico ha previsto una riduzione di circa 75 unità della pianta organica dell’Ispettorato Generale a Roma per distribuirle, anche qui, solo alle regioni del centro sud.

L’Emilia Romagna che da anni soffre della cronica carenza di personale con una vacanza effettiva di oltre 200 Forestali su una pianta organica di 636 unità (compreso il personale transitato nel 2009 in Emilia Romagna dalla Marche a seguito dell’accorpamento nella provincia di Rimini della Valmarecchia), si vedrebbe quindi esclusa da tale ampliamento delle proprie dotazioni organiche a fronte di impegni che crescono di anno in anno nel campo dell’illegalità ambientale, della lotta agli incendi boschivi, della vigilanza agli obiettivi sensibili e della tutela del patrimonio naturalistico.
E’ assolutamente fondamentale che tutte le istituzioni regionali alzino il livello di attenzione per questa grave situazione che si sta delineando per il Corpo Forestale della nostra regione. Per questo – conclude il S.A.P.A.F. – abbiamo scritto agli organi politici ed istituzionali dell’Emilia Romagna perché ognuno faccia la sua parte. Attendiamo risposte concrete, ma ancor prima le attendono i cittadini alla cui tutela è preposto uno dei Corpi di polizia dello Stato qual è il Corpo Forestale.

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