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Cronaca

Corruzione e farmaci, le intercettazioni shock: "Se muoiono in 100 nessuno va in galera"

"Io prendo i soldi da uno e dall'altro in maniera paritaria. Sono bravo a tenere i piedi in quattro o cinque scarpe. Io ho il Centro del dolore più grosso d'Italia con 19 mila interventi all'anno, ho la forza di spostare milioni di euro"

"Se muiono in 100 con questo filtro tanto nessuno va in galera". E' questa una delle frasi intercettate dagli inquirenti a Guido Fanelli, il luminare della terapia del dolore, arrestato dai Carabinieri dei Nas di Parma, insieme ad altre 18 persone, tra dirigenti medici e imprenditori di aziende farmaceutiche per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione ed al riciclaggio. Il giorno dopo il grande terremoto che ha sconvolto la sanità pubblica di sette Regione, che ha come centro la città di Parma e l'autorevole figura del professor Fanelli, emergono nuovi particolari shock. Secondo gli inquirenti l'indagine "ha consentito di individuare un importante dirigente sanitario pubblico, già estensore tecnico della Legge sulla Terapia del Dolore e titolare di una pluralità di incarichi a livell nazionale, con podestà decisionale in merito di ricerca scientifica come il perno di un articolato sistema corruttivo realizzato per incamerare somme di denaro e beni di ingente valore, attraverso l'asservimento delle funzioni pubbliche agli interessi commerciali di alcune case farmaceutiche, interessate a creare una propria zona di influenza sui pubblici ufficiali per la diffusione illecita dei relativi prodotti farmaceutici".

Corruzione in sanità: 19 arresti

Alcune intercettazioni captate dai Carabinieri che, hanno portato avanti l'indagine a partire dal 2015 con intercettazioni telefoniche ed ambientali, sono significative. Fanelli, ritenuto il capo dell'organizzazione, parlava di sè stesso dicendo "Non è che faccio il boss, sono io e basta, comando. Ho creato un sistema" e ancora "Io prendo i soldi da uno e dall'altro in maniera paritaria. Sono bravo a tenere i piedi in quattro o cinque scarpe. Io ho il Centro del dolore più grosso d'Italia con 19 mila interventi all'anno, ho la forza di spostare milioni di euro perchè con la forza scientifica tutti danno credito a ciò che scriviamo". 

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