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Cronaca

Interrogatorio di garanzia, Censi: "Sono tranquillo, bisogna esserlo sempre"

Il primo cittadino, ai domiciliari per corruzione, truffa, falso e peculato, si è avvalso della facoltà di non rispondere

Matteo Censi, sindaco di Polesine Zibello finito agli arresti domiciliari il 23 ottobre con le pesanti accuse di corruzione, truffa, falso e peculato, al termine delle indagini portate avanti dalla Procura della Repubblica di Parma e condotte dai carabinieri, si è presentato la mattina del 26 ottobre all'interrogatorio di garanzia in Tribunale. Il primo cittadino ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere. L'indagine, che coinvolge in tutto dodici persone, vede al centro, proprio la figura del sindaco che, secondo l'accusa, sarebbe stato il referente di un sistema di "gestione illecita degli affari amministrativi". Poco prima di entrare in Tribunale ha detto: "Sono tranquillo, è necessario esserlo". E poi alla domanda se ritirerà la sua candidatura ha risposto: "E' troppo presto...". 

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