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Cronaca San Leonardo / Via Burla

Il Quartiere che vorrei? Cortile San Martino: il progetto dei cittadini è desaparecido

Quello che nel corso dell'incontro tra la Giunta e i residenti di Cortile San Martino, il 29 maggio scorso, è stato proposto e promosso come un facile ed immediato progetto da realizzare in realtà non è mai partito

Sembrava che per una volta cittadini e Amministrazione avrebbero realizzato insieme un progetto e che lo avrebbero realizzato subito, senza dover attendere lunghi iter burocratici e senza pagare un solo euro di tasca propria. Questo perlomeno era emerso nella riunione tra la Giunta e i residenti di Cortile San Martino, il 29 maggio scorso, inserita nell'iniziativa "Il quartiere che vorrei".

A fare la differenza in quell'incontro era stato proprio quel progetto 'speciale' dedicato ai residenti, un'idea che in tempi di crisi era la soluzione perfetta per ridare un po' di fiducia ai cittadini e un po' di meriti agli amministratori. In sostanza c'era la possibilità di creare in una delle aree verdi della zona uno spazio per bambini, ragazzi e adulti, con giochi, panchine e tavoli, tutti creati dai volontari del quartiere con i materiali offerti dal Bricoman. Dunque i compiti erano chiari: i cittadini si sarebbero occupati del fai da te, il Bricoman avrebbe offerto le materie prime e l'assessore all'Urbanistica, Michele Alinovi, avrebbe presentato una delibera di Giunta con cui dare il via alle attività.

IL VIDEO DEL PROGETTO

Non c'è trucco e non c'è inganno. Allora pronti, via! No, perché quello che nel corso dell'incontro è stato proposto e promosso come un facile ed immediato progetto da realizzare in realtà non è mai partito. Insomma c'era di buono che questa volta tutto quello che si doveva fare non sarebbe costato nulla, sarebbe stato realizzato in meno di un mese e con la gioia di tutti in estate ci sarebbe stato uno spazio verde 'attrezzato' che sarebbe stato da esempio anche per gli altri quartieri, proprio come aveva sottolineato l'assessore.

Invece cosa è successo? Niente delibera, niente lavori in un mese e Viola Saccani - la 24enne che quella sera ha presentato il progetto da lei elaborato come lavoro per la sua tesi di laurea - ora è a Milano e non è riuscita, dopo l'estate, a contattare nuovamente i residenti. Coloro che hanno partecipato al progetto non hanno più avuto notizie né dall'amministrazione né da Viola e non sanno cosa sia successo, sanno solo che è tutto fermo per un motivo che non conoscono.

Eppure anche la giovane neolaureata, in risposta a uno scettico residente che non credeva possibile il compimento di quell'idea, aveva chiesto con stupore: "Perché crede che non sia realizzabile?". Già, perché? Rallentamenti burocratici? Ma proprio questo doveva essere il punto di forza, il fatto che non c'era bisogno di grandi 'manovre' per mettere in atto il tutto, che sarebbe stato realizzato subito e non il prossimo anno. Era stato questo a convincere i residenti invece quella che l'assessore Alinovi aveva definito come una "scommessa, una grande scommessa" al momento si è rivelata una carta giocata male.

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