Degrado in Oltretorrente: il sindaco vuole il presidio dell'esercito
Il primo cittadino ha chiesto al prefetto la convocazione straordinaria del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. E in merito agli arredi di piazzale Inzani: "Stiamo valutando di spostarli"
Il Sindaco Pietro Vignali annuncia di avere scritto una lettera per chiedere al prefetto la convocazione straordinaria del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, in riferimento alla situazione dell'Oltretorrente, dove stanno emergendo fenomeni di una certa gravità in relazione all'ordine pubblico.
"Inoltre - spiega il Sindaco - stiamo lavorando, d'intesa con Questura e Prefettura, perché il presidio dell'esercito possa concentrarsi in particolare sull'Oltretorrente, in considerazione della situazione che si è venuta a creare. Stiamo valutando inoltre altri interventi, come lo spostamento della struttura in legno di Piazzale Inzani: è una riflessione che facciamo a malincuore, visto che si tratta di un arredo utile pensato per i residenti, ma è necessaria, alla luce dei comportamenti e dei fenomeni di degrado che si sono verificati".
Anche l'assessore alla Sicurezza Fabio Fecci è impegnato su diversi fronti per contrastare i fenomeni di degrado che si stanno verificando in Oltretorrente.
"Sempre nell'ottica di una proficua collaborazione, d'intesa con la Prefettura e la Questura - spiega l'Assessore - ognuno per le proprie competenze specifiche, abbiamo intensificato i controlli nella zona. Da parte nostra, già da diversi giorni, abbiamo potenziato il numero delle pattuglie nell'area dell' Oltretorrente, con particolare riferimento a piazzale Inzani, Picelli e via Imbriani. Inoltre nei prossimi giorni si terrà un altro tavolo tecnico per definire e coordinare la pianificazione dei prossimi interventi".
Come è noto, inoltre, sono tornate le ordinanze sindacali contro la prostituzione, il consumo di alcol e il degrado.
Di carattere necessariamente temporaneo e sperimentale, dopo lo stop della Corte Costituzionale dei mesi scorsi, hanno sostituito le ordinanze stabilite in passato.
“Abbiamo ripristinato le ordinanze - osserva Fecci - trasformandole in contingibili e urgenti per rispettare la sentenza della Corte Costituzionale attraverso una sperimentazione di un mese".
“Appare chiaro che lo strumento dell’ordinanza – continua l’assessore alla Sicurezza -, non costituisce la soluzione delle problematiche, ma rappresenta un utile strumento da affiancare a quelli già in possesso delle forze di Polizia, che permette di contrastare quegli episodi che si configurano per lo più come fenomeni di degrado urbano e disagio sociale segnalati ripetutamente dai cittadini. L'assenza delle ordinanze nel periodo estivo ha dimostrato che esse se non decisive, sono comunque un valido deterrente che determina l'attenuazione di questi fenomeni”.