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Cronaca

'Democrazia inquinata': dall'Ilva all'inceneritore di Parma

Si svolgerà il 31 ottobre alle ore 21 in via Cuneo l'incontro pubblico sul diritto alla salute: interventi di esponenti dei comitati di Napoli e Taranto ma anche del Gcr e del comitato Rubbiano per la vita

Mercoledì 31 ottobre all'Auditorium Toscanini si terrà l'incontro 'Democrazia inquinata' sul tema dell'inquinamento e del diritto alla salute. Si parlerà degli impianti dell'Ilva di Taranto, ma anche dell'inceneritore di Parma e della Laterlite di Rubbiano. Tra i relatori infatti, oltre ad Antonio Musella della Rete dei comitati per i beni comuni di Napoli e Alessandro Terra del comitato cittadini e lavoratori liberi e pensanti di Taranto ci saranno Aldo Caffagnini dell'Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Gialuca Ori del comitato Rubbiano per la Vita. Introduce Luigi Iasci della Casa Cantoniera Autogestita di Parma.

"Le grandi fabbriche inquinanti -si legge in una nota- come l’Ilva di Taranto, e altri impianti mortiferi come inceneritori e discariche, che proliferano sui nostri territori, dalla Campania all’Emilia, mettono in luce il dramma del lavoro e della salute. Persino l’aggiornamento del progetto "Sentieri", eseguito dall'Istituto Superiore di Sanità sui siti italiani inquinati, e presentato dal Ministro Balduzzi a Taranto, ci insegna che perdere il controllo sulla produzione di inquinanti porta a malattie, morti e, alla fine, al fallimento economico di interi territori.

"È necessario porsi direttamente il problema di come trasformare la coscienza delle persone in movimenti di massa in grado di incidere direttamente sulle scelte politiche ed economiche di un territorio e sulla possibilità di chiudere o riconvertire questi impianti inquinanti. Per la giustizia ambientale e sociale. Per il diritto alla salute e alla democrazia".
 

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