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Cronaca

Elezioni, 18enni in pochi al voto: "Politici non ci rappresentano"

Oltre un migliaio i giovani parmigiani che quest'anno avranno diritto di voto per la prima volta. Dai commenti raccolti emerge poca fiducia nei confronti dei candidati o disinteresse nei confronti della politica

Saranno 1048 i giovani parmigiani che potranno, per la prima volta, esprimere il proprio voto in occasione delle prossime elezioni amministrative di maggio. C'è chi si schiera apertamente, chi preferisce non dire la propria preferenza, ma sono tanti a dichiararsi disinteressati al diritto di scegliere il proprio candidato. Tra le motivazioni, analizzando un campione di 25 studenti di alcuni dei principali istituti superiori parmigiani, emerge la non identificazione con i candidati sindaco.

"Ho seguito un po' quanto affermano i più quotati, e mi pare non si faccia mai accenno in modo concreto ai giovani, molta ipocrisia, si parla di famiglia, di aiuti, poi magari aumentano le tasse, perchè dovrei andare a votare se nessuno di loro rappresenta ragazzi come noi?" afferma Emilia dell'istituto d'arte Toschi. Un sentimento comune, quello verso l'antipolitica, che sta prendendo piede anche tra i giovani parmigiani, tra chi per la prima volta ha la possibilità di esprimere la propria preferenza ma sceglie di non farlo, per disinteresse o per mancanza di identificazione nei confronti dell'offerta proposta per Parma.

"E' stato istruttivo l'incontro che c'è stato qui da noi sul tema dell'inceneritore poco tempo fa, in effetti si tratta della nostra salute quindi ci riguarda tutti, è una nostra responsabilità esprimere il nostro voto anche considerando in che modo si schierano i candidati - afferma Marco del'IPS Giordani - peccato che i due più probabili per il ballottaggio siano a favore, uno pure appoggiato dai Verdi e non capisco". Una distanza, quella tra la politica e i giovani parmigiani, che sembra acuirsi sempre più anche stando alla disillusione e disinteresse emersi dai commenti raccolti tra gli studenti. Ci sono candidati i cui nomi risultano sconosciuti alla maggior parte degli intervistati, o confusione sull'appartenenza politica.

Il sentimento di distanza dalla politica, quindi, parte non soltanto dal disinteresse ma anche da un'analisi critica di proposte e posizioni: "Tutti promettono più verde, più salute, più servizi, poi nei programmi c'è sempre qualcosa che li contraddice. Non so chi votare, ma all'ultimo sceglierò e andrò comunque" dichiara spaesato un altro studente del Giordani. Tra gli studenti del Marconi c'è chi si è espresso apertamente contro l'operato dell'ultima giunta e dell'ultimo governo nazionale, ma dai pareri raccolti non sembra esserci un'unità di vedute su quale candidato votare nell'ampia scelta disponibile: "E quale sarebbe l'aria nuova per Parma?", commenta ironicamente uno studente.

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