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Cronaca

Disabili, la lotta dei Genitori Infuriati: "Non ci fermeremo, senza bando torneremo in piazza"

Ora quello che manca è il bando. Quello che permetterebbe di riassegnare l'appalto alle cooperative e garantirebbe la sicurezza del servizio per il prossimo anno scolastico, cosa attualmente tutt'altro che scontata.

Rappresentano -loro malgrado- l'enclave della protesta contro la giunta a 5 Stelle di Federico Pizzarotti. Sono i Genitori Infuriati che recentemente hanno dato vita ad un Comitato, dopo settimane di protesta per i tagli, annunciati e poi ritirati -almeno per questo anno scolastico- dall'assessore Rossi e della Giunta di Federico Pizzarotti. Una scelta che è sembrata a molti come la volontà di colpire alcuni diritti già acquisiti, come quello di avere la possibilità di far frequentare la scuola al proprio figlio disabile, che in assenza di questa figura professionale, perderebbe sostanzialmente il diritto all'istruzione scolastica. Torneremo così ad una condizione peggiorativa, con i ragazzi fuori dall'istituzione scolastica, o ci sarebbero solo per le ore a disposizione. "Mio figlio è autistico e l'educatore fornisce un aiuto essenziale, senza di lui non potrebbe frequentare la scuola o dovrebbe rimanere a casa" ci racconta una della mamme che fa parte del Comitato. Ora quello che manca è il bando. Quello che permetterebbe di riassegnare l'appalto alle cooperative e garantirebbe la sicurezza del servizio per il prossimo anno scolastico, cosa attualmente tutt'altro che scontata. 

LA LETTERA APERTA - "A seguito del Consiglio Comunale del 10 febbraio 2015 siamo veramente rammaricati dal comportamento del sindaco, delal Giunta e dei consiglieri a 5 Stelle. A nostro avviso ha tenuto un comportamento ostile nei confronti dell'opposizione e dei cittadini presenti. Abbiamo visto consiglieri ed assessori con comportamenti non consoni al momento, parlando con sufficienza e talvolta maleducazione e con un solo disco, mancano i soldi. Al momento della votazione di sfiducia e richiesta di dimissioni dell'assessore Rossi, voluta dai genitori, presidi, associazioni ed opposizioni: sono state letto motivazioni ben chiare. Il M5S ha votato la riconferma dell'assessore Rossi ed ha deciso subito dopo di ritirarsi dal Consiglio nel bel mezzo del dibattito. Questo comportamento non è stato corretto e rispettoso nei confronti dei presenti. Il sindaco ha il dovere di occuparsi dei più deboli. E' vero che i tagli sono statali ma è compito primario del sindaco gestire al meglio i fondi evitando assolutamente di arrecare disagi alla popolazione, tagliando invece su aspetti di minor importanza come ad esempio opere materiali talvolta inutili. Noi genitori sdeganti non siamo stati fermi ed abbiamo organizzato un fiaccolata con più di duemila persone nonchè una raccolta di firme sia cartacea che online. Si ribadisce che la fiaccolta aveva carattere apolitico per cui non ha senso parlare di strumentalizzazione da parte della politica. Erano presenti politici ma in vesti di liberi cittadini. Tutto questo ha portato il sindaco a decidere di lasciare intatta l'attività degli educatori fino a giugno, garantendo anche i servizi estivi. Da ciò si evince che i soldi non mancano come si sosteneva. Sono anche arrivate cospicui donazione da parte da importanti nomi proprio al fine di sostenere il Welfare. Abbiamo ottenuto incontri solo con l'assessore Rossi a ci siamo sentiti dire le solite motivazioni. Ascoltando i discorsi della maggioranza abbiamo riscontrato ignoranza nell'uso dei termini appropriati, ad esempio gli educatori sono stati chiamati operatori ed insegnanti di sostegno. Questo è gravissimo ed è stato anche detto che gli educatori prestano solo assistenza e non integrazione scolastica. Va tenuto presente che l'educatore è una figura con un'ottima preparazione ma sottopagata e che le cooperative, a loro volta, pagano gli educatori una miseria, ovvero 8 euro lordi all'ora. Se si stabilisse un equilibrio tra le due parti le cose non migliorerebbero sensibilmente? Secondo noi un errore fatto dal Comune è stato quello di non informarsi del problema e di non aver avuto un confronto faccia a faccia con i genitori e con gli educatori. Un sentito ringraziamento agli educatori nonchè alla numerosa partecipazione della cittadinanza in merito. Il nostro obiettivo si intensifica in tre chiare parole: chiarezza, conferme e continuità". 

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