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Cronaca

"Grandi organizzazioni dietro lo spaccio in via Trento e via Palermo"

Intervista ad un cliente dei pusher:"Lo spaccio è molto più sotterraneo di quanto sembri, tra spacciatori a domicilio e accordi via WhatsApp"

Tantissimi clienti parmigiani, di tutte le età, dagli studenti ai professionisti. Dai professionisti, anche medici, agli studenti. I consumatori di sostanze stupefacenti sono il fulcro dell'attività di spaccio a Parma come in altre città. E' una banalità ma finchè c'è domanda (e a Parma ce n'è tanta) ci sarà sempre l'offerta e ci sarà un'offerta che si specializza e si adatta alle esigenze del cliente o dei clienti. Uomini e donne, casalinghe e avvocati, studenti al primo anno delle superiori e giovani disoccupati di 25-30 anni. Le tipologie di consumatori variano a seconda del tipo di droga: marijuana, hashish, cocaina ed eroina. 

Claudio è un professionista, abituale consumatore di cocaina e di marijuana, che ha deciso di farci un quadro della situazione nei vari quartieri della città, soprattutto in quelli in cui l'emergenza spaccio sembra essere più calda. E dal suo racconto scopriamo che in realtà il mondo dello spaccio è molto più ramificato di quanto possa sembrare: pusher a domicilio che si muovono in auto dopo aver preso accordi tramite WhatsApp: molto più del normale pusher in strada che tutti ci aspettiamo di vedere in alcune zone della città. 

Dal tuo punto di vista 'interno' esiste un'emergenza droga in stazione? 

"Negli ultimi mesi l'emergenza stazione ha tenuto banco nelle pagine di cronaca: credo che le operazioni sicurezza su quest'area siano state di facciata. Mi spiego meglio: come hanno dimostrato anche i blitz antidroga effettuati con le unità cinofile lì, come commercio di sostanze stupefacenti, si trova solo marijuana e a volte anche hashish ma tendenzialmente niente cocaina o altro. Se ti sposti poco più in là puoi trovare eroina, anche in Pilotta o via Verdi. Ma qui non stiamo parlando di spacciatori che hanno un 'posto fisso' ma chi si muovono a seconda delle esigenze dei consumatori" 

E invece in via Trento? 

"In via Trento e via Palermo ci sono sicuramente gli spacciatori, li vediamo tutti. In questa zona credo che ci sia dietro un'organizzazione molto potente che gestisce tutto: chi viene arrestato va in carcere ma i 'galoppini' in bicicletta vengono subito sostituiti da altri, sempre uomini e sempre molto giovani. C'è un ricambio pazzesco, non avete idea". 

Puoi parlarci un pò dei consumatori?

"Tutti quelli che conosco io sono parmigiani e sono professionisti in vari settori. Ma non vi dico nulla di nuovo: anche le indagini hanno portato all'identificazione di questa tipologia di cliente dei pusher. Il lavoratore autonomo o il titolare di uno studio professsionale, secondo la mia esperienza preferisce mettersi d'accordo direttamente con lo spacciatore per trovarsi in un punto specifico e acquistare la droga, che può anche essere un avvicinamento bici-auto in una strada buia, quasi mai nel proprio quartiere". 

Hai mai avuto problemi con le forze dell'ordine? 

"Io cerco di essere discreto ma una volta sono stato segnalato come assuntore in Prefettura e ho avuto alcune conseguenze, per esempio per la patente. Mi capita di consumare abitualmente cocaina; con il mio lavoro devo produrre ed essere lucido e sveglio per molte e molte ore. Devo stare in ufficio, sono un 'creativo' e ho bisogno di qualcosa che mi tenga sveglio. Non mi sto difendendo ma vi sto solo raccontando i fatti, così come sono. C'è un pericolo enorme che ognuno di noi corre ogni volta che compra la droga in strada: che vengano immesse partite di droga tagliata volutamente male. Qualche anno fa tra Parma e Reggio Emilia ci sono state sei morti per droga in pochi giorni". 

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