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Cronaca Cortile San Martino / Strada Ugozzolo

Effetti dell'inceneritore sulle colture: Zanoni (Idv) chiede uno studio all'Efsa

L'eurodeputato dell'Italia dei Valori lo ha chiesto a Catherine Geslain-Laneelle in commissione Ambiente al Parlamento Europeo, esprimendo preoccupazione anche per la costruzione del forno di Ugozzolo accanto alla Barilla

Uno studio sugli effetti dell'incenerimento di rifiuti su colture e allevamenti limitrofi: lo ha chiesto Andrea Zanoni, eurodeputato dell'Italia dei Valori, a Catherine Geslain-Laneelle, direttrice dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare di Parma (Efsa), in commissione Ambiente al Parlamento europeo. Zanoni ha espresso una particolare preoccupazione per l'impatto di inceneritori come quelli di Brescia, Parma e Russi (Ravenna), ma anche per "le elevate emissioni inquinanti dei cementifici nel trevigiano e padovano".

"In Italia - spiega l'eurodeputato in una nota - inceneritori e cementifici continuano a bruciare rifiuti a due passi da campi agricoli". Secondo Zanoni "un caso su tutti è costituito dal vecchio inceneritore di Brescia, dove sono state rinvenute tracce di diossina e policlorobifenile (Pcb) nel latte di ben 18 stalle di allevamenti vicini". Inoltre agli impianti esistenti "se ne stanno aggiungendo altri - aggiunge l'eurodeputato dell'Idv - come l'inceneritore in  costruzione a Parma, a fianco della Barilla, ma anche quello a biomasse a Russi in provincia di Ravenna, che ha scatenato le proteste degli agricoltori della zona". Zanoni ha sollevato anche la questione dei cementifici, a Pederobba (Treviso), Este e Monselice (Padova). Vicino a quello di Fanna (Pordenone), "a Maniago è stata rinvenuta diossina in un pollo con valori superiori a 10 volte i limiti consigliati dalle direttive europee".

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