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Cronaca

Immobiliare parmense, scoperta evasione per 1,3 milioni di euro

Anche una preziosa opera d'arte inserita tra i costi d'azienda. In realtà, la tela del pittore fiammingo Brueghel, adornava il salotto di casa dell'amministratore della società.

Non bastavano note di credito ingiustificate e guadagni in nero per una società immobiliare del parmense, che ha provato a inserire tra i costi d'azienda anche una preziosa tela del seicento. L'opera d'arte, attribuita al pittore fiammingo Abraham Brueghel, ha un valore di 115mila euro e risultava tra gli arredi d'impresa, benché facesse bella mostra di sé nel salotto dell'amministratore.

Questo l'esito di una verifica fiscale condotta dai funzionari dell'Agenzia delle Entrate di Parma. L'indagine, che ha interessato gli anni di imposta dal 2006 al 2008, ha portato alla scoperta di quasi 5 milioni di euro nascosti al Fisco per una maggiore imposta accertata di oltre 1,3 milioni di euro. I funzionari della Direzione provinciale di Parma, insospettiti da alcune note di credito Iva emesse dall'immobiliare nei confronti di altre società del gruppo, troppo elevate in rapporto al volume d'affari complessivo, hanno fatto scattare i controlli.

Dall'esame dei bilanci aziendali hanno rilevato anche la mancata dichiarazione di plusvalenze sulla vendita di un immobile e la deduzione di costi non documentati e non inerenti. Tra questi ultimi, la tela fiamminga era stata contabilizzata come un "componente d'arredo" della sede sociale, al pari di armadi e scrivanie; in realtà adornava la residenza privata dell'amministratore.

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