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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Fallimento Parma: Ghirardi a processo con altri 22

Le accuse: bancarotta fraudolenta aggravata e documentale, accesso abusivo al credito e truffa. Chiesto il rinvio a giudizio

Duecentodiciotto milioni di euro. Questo il conteggio dei debiti che ha affossato il vecchio Parma Fc, quello targato Tommaso Ghirardi, tanto per intenderci. Un disastro che, secondo gli inquirenti, doveva essere fermato nel luglio del 2012, quando il club versava già in condizioni di difficoltà economica. E invece no, il 19 marzo del 2015 il Parma è stato dichiarato fallito e quello che è successo dopo ormai è noto a tutti. Il Pm ha chiesto il rinvio a giudizio per l'allora presidente Tommaso Ghirardi, il suo braccio destro Pietro Leonardi, dirigenti, amministratori, sindaci e revisori. Secondo la Gazzetta di Parma, nel ricco elenco ci sarebbero Ermir Kodra ma non Manenti e Taci, che diedero vita a un teatrino umiliante per club e città. 

LE ACCUSE 

Secondo quanto riferisce la Gazzetta di Parma, i reati contestati sono di: bancarotta fraudolenta aggravata, bancarotta documentale, truffa e accesso abusivo al credito. Il rinvio a giudizio chiesto dal pm Paola Dal Monte nei giorni scorsi, precede la data della maxi udienza preliminare, secondo le indagini, i bilanci sarebbero stati truccati a partire dal 2010. Da allora, fino al 2013/2014 il Parma arriva a iscrivere a bilancio oltre 90 milioni di plusvalenze. Giocatori che arrivano per migliorare il solo risultato economico dell'esercizio in corso, si legge sulla sendenza, e per compensare le perdite operative della gestione

OPERAZIONI DOLOSE 

Secondo la Procura, Ghirardi e Leonardi con i consiglieri di amministrazione avrebbero orchestrato una serie di operazioni dolose. La cessione del marchio  nel 2012/2013. Venduto a Parma Fc Brand, srl costruita ad hoc dallo stesso socio di maggioranza del Parma, la Eventi Sportivi spa. 37 milioni di euro il prezzo della vendita

FIRMA FALSA

Sempre secondo gli inquirenti, come riprta la Gazzetta di Parma, Ghirardi, Leonardi, Di Taranto e Preti arrivano a falsificare la firma di Angelo Gandolfi, boss dell'Erreà Sport (attualem sponsor tecnico del ParmaCalcio1913) per giustificare la cessione di un credito 1.050.000 euro. Ghirardi e soci fanno diventare la Erreà debitrice di quella mega somma. Il Parma ottiene dalla banca un finanziamento di quasi 2 milioni. Una truffa. 

La Procura di Parma ha chiesto quindi il processo per Tommaso Ghirardi e Pietro Leonardi, presidente e amministratore delegato. I reati contestati sono: bancarotta fraudolenta aggravata, bancarotta documentale, truffa e accesso abusivo al credito. Coinvolti, oltre a Ghirardi e Leonardi: Arturo Balestrieri, Roberto Bonzi, Marco Ferrari, Susanna Ghirardi, Ermir Kodra, Ottavio Martini Diego Penocchio, Alberto Rossi, Giovanni Schinelli, Silvia Serena, Alberto Volpi, Andrea Zaglio; i dirigenti Corrado Di Taranto, Marco Preti, Antonello Preiti; i sindaci Mario Bastianon, Maurizio Magri, Osvaldo Francesco, Maria Riccobene, Francesco Sorlini, il revisore Edoardo Orlandoni e Alessandro Giacomini di Gsport Srl.

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