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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Lazzaro / Strada Quarta

Terzo furto in un mese alla Bula, rubati pc e smartphone- L'appello: 'Aiutateci'

Raid dei ladri all'interno della coop che si occupa di disabili e persone svantaggiate: "Chiediamo aiuto per ricomprare ciò che è stato rubato e per installare un sistema di allarme ma soprattutto per aiutarci a vincere lo sconforto di questi giorni"

La cooperativa sociale la bula è da qualche tempo oggetto di ripetuti furti con scasso. Nello scorso weekend di Sant’Ilario, i ladri hanno fatto irruzione per la terza volta nella sede disStrada Quarta 23, facendo danni alla struttura e asportando due pc portatili, un televisore,due  smartphone (uno di un ragazzo), un tablet di una ragazza, beni che vanno ad aggiungersi ad una lista ormai lunga di furti. Operatori, ragazzi, familiari e volontari della cooperativa sociale sono dispiaciuti, attoniti e disorientati dall'accanimento dimostrato dai ladri.

"La bula storicamente rivolge i suoi servizi a persone con disabilità, e già il fatto che venga colpito così duramente un luogo deputato al sostegno della fragilità, è sconfortante. Ma c’è di più: accanto ai servizi rivolti alla disabilità, la bula ha sempre creduto e lavorato su più livelli, per e con persone con diverse tipologie di svantaggio sociale, cercando di coinvolgere anche chi svantaggiato non è, per creare una rete di sostegno, di accoglienza, di socialità, nello spirito della legge 381, ma soprattutto con lo spirito e la voglia di costruire una società più giusta, con un posto e una possibilità per tutti. E questa negazione, nei fatti, del nostro stesso modo di lavorare ci fa ancora più male e ci lascia sconfortati. Tanti sono stati negli anni i progetti e le attività mirate a far crescere il senso di partecipazione e di consapevolezza dei cittadini (di tutte le età ed estrazione sociale), dalle Feste di Primavera, a quelle di Comunità, al recente progetto Giocabulando, con cui la bula ha donato al quartiere e alla città un parco giochi progettato da bambini, studenti e ragazzi in percorso presso la bula. Proprio con ripetuti atti vandalici a questi giochi è cominciato un assurdo prender di mira l’Area Verde di Strada Quarta. La bula ha sempre lottato per mantenere tale area aperta a tutti in tutti gli orari, in sinergia con altri enti (pubblici, privati, associazioni…) e continuando ad investire risorse proprie per arricchirla ed abbellirla per tutti. Fino a quando, alla fine del mese di agosto, siamo stati costretti a sporgere denuncia perché i danneggiamenti erano troppi, pericolosi e consistenti. Ma anche in quell’occasione il nostro atteggiamento è stato “positivo” ed “educativo”: come pubblicato su facebook e nell’ultimo numero di Comunicabula: “La nostra ricetta è fatta di • Impegno in primo piano della cooperativa nel rendere ancora più vitali gli spazi comuni, condividendone la bellezza e il significato nell’amore per le piccole cose e i gesti semplici. • Stretta collaborazione con l’Ente Pubblico per la piccola manutenzione e cura del verde. • Invito allargato alle famiglie per vivere insieme il parco, inaugurando il nuovo “mangiapalloni”. • Sinergia con le Forze dell’Ordine per un presidio più continuativo degli spazi pubblici.” A questi episodi di vandalismi, purtroppo, sono seguiti i furti con scasso. Tre episodi in pochi mesi. Le prime misure di protezione messe in atto purtroppo non sono state sufficienti. Ma già nel mese di dicembre ci siamo incontrati con il Comune di Parma, proprietario della struttura e dell’Area Verde, e con la Polizia Municipale, per concordare insieme un intervento urgente in termini di presidio del luogo, per interrompere questa serie di danneggiamenti, che non sono rivolti solo alla bula, ma a chiunque si è sentito coinvolto, per quanto la bula ha saputo proporre e costruire in questi 36 anni di vita e attività. Chiediamo quindi aiuto alla città tutta, sia per aiutarci a ricomprare subito tutto ciò che, per l'ennesima volta, è stato rubato, che per installare un sistema di allarme, ma anche e soprattutto, per aiutarci a vincere lo sconforto di questi giorni, per continuare a credere in un modello di città inclusiva, in cui c’è posto e rispetto per tutti. Da soli non possiamo farcela".

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