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Cronaca

Greci: "La moglie di Noè lavora nella ditta che ha vinto un appalto del Comune"

La risposta del Comandante Noè: "Tutto regolare, non potendo accettare oltre tali diffamazioni valuterò azioni legali"

Nuovo attacco del presidente del Movimento Nuovi Consumatori Filippo Greci al comandante della Polizia Municipale Gaetano Noè. Secondo Greci la moglie ci sarebbe un "conflitto di interessi del comandante Noè perché sua moglie lavora come agente in una ditta che fa stampasti che ha vinto due appalti, uno per la fornitura di blocchetti stampati per le multe e l'altro per materiale di cancelleria. Noi vorremmo chiedere se il Comandate Noè, se l'assessore Casa e se il sindaco lo sanno. Chiediamo le dimissioni del Comandante Gaetano Noè". Greci accusa poi la Municipale di aver notificato una denuncia a lui e ad altri sostenendo di avere il mandato della Procura, quando invece - secondo Greci che ha fatto ascoltare un audio originale- non l'avevano. 

NOE': 'ASSEGNAZIONE LEGITTIMA, VALUTERO' AZIONI LEGALI' - Rispetto alla conferenza stampa indetta dal signor Filippo Greci di oggi 19 settembre 2016, ritengo doveroso puntualizzare, come si evince dalla determina dirigenziale, che l’affidamento della fornitura in oggetto, relativa a stampati per l'attività istituzionale del Comune di Parma, è stato effettuato dal settore competente, ovvero dalla struttura operativa Economato e Layout del Settore Finanziario e del Settore Affari Generali del Comune, e non dalla Polizia Municipale. L’affidamento è stato effettuato a seguito di una procedura di gara sul mercato elettronico della Pubblica Amministrazione, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia, come peraltro riconosciuto dal signor Filippo Greci. Il sottoscritto non era neppure a conoscenza di tale procedura di affidamento alla ditta aggiudicataria, e sarebbe stato comunque ininfluente rispetto all’oggetto della fornitura, considerata standardizzata, e come tale indipendente dal contenuto dello stampato. Tengo inoltre a precisare, come peraltro affermato dal signor Filippo Greci, che la moglie dello scrivente opera all’interno della ditta Gaspari come agente rappresentante alle dipendenze della filiale di Mantova e con esclusione della zona riferita al Comune di Parma. Ci tengo a sottolineare questo aspetto, in quanto, tale esclusione è derivata proprio al fine di evitare possibili conflitti di interesse, peraltro assolutamente inesistenti. Quanto alla vicenda legata ai verbali di elezione di domicilio notificati, è stata oggetto di risposta in altre occasioni, quindi mi limito a ribadire che la procedura seguita è stata del tutto regolare. Rispetto alle continue illazioni del signor Greci nei confronti della mia persona, nella certezza di aver agito sempre onestamente e nel rispetto delle norme, lo invito, qualora ravvisasse irregolarità di sorta, a denunciare tali abusi alle autorità competenti. Da parte mia, non potendo accettare oltre tali diffamazioni, valuterò l’avvio di eventuali azioni a tutela dell’immagine personale e del Corpo della Polizia Municipale.

PELLACINI: "SONO PRONTO AD ANDARE IN PROCURA" - Sulla vicenda dei blocchetti per le multe, se la notizia sarà verificata, sono pronto ad andare in Procura a sporgere denuncia perché venga chiarito ogni dettaglio, come ho già fatto per altri casi riscontrati nel corso del mio mandato.
I “duri e puri”, quelli più bravi e intelligenti di tutti ne hanno combinata un’altra delle loro. La fornitura dei blocchetti per le multe dei vigili urbani viene fatta dall’azienda per cui lavora la moglie del comandante della polizia municipale Gaetano Noé, uno di quei casi di conflitto d’interessi da cui il Movimento 5 Stelle diceva di voler star lontano e invece non è proprio così a quanto pare. Diciamo pure che la decenza si è allontanata dall’Amministrazione di Parma, quel che resta è banalità a 5 Stelle. Il Sindaco risponderà che l’assegnazione di quel acquisto è un caso, è tutto regolare. Farà spallucce come sempre non se ne preoccuperà nemmeno. E’ quanto sta facendo da quattro anni e mezzo.
Sul caso dei blocchetti delle multe, richiederò l’accesso agli atti per avere tutta la documentazione necessaria, sperando che questa volta - come accaduto nel caso della Cariparma Running 2015 - non ci siano “strani occultamenti” e risposte fumose. Il caso della Cariparma Running 2015 è un altro esempio di come non si devono fare le cose. Ho chiesto gli atti del procedimento disciplinare in corso da un anno già da parecchio tempo fa ma ho ottenuto solo una risposta del Sindaco Federico Pizzarotti tutt’altro che chiara. Come sempre scarica la colpa su altri ma non ha capito che se non avrò tutti i documenti che mi spettano per diritto, andrò anche in quel caso a sporgere denuncia. Pizzarotti spende tempo per la sua personalissima campagna elettorale ma di Parma non gliene importa davvero nulla. Passa tutto il tempo in tv e online, dei problemi della città se ne infischia da diversi anni, il rapporto con i cittadini è assolutamente nullo.

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