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Cronaca

Guardia di Finanza, sequestro di materiale hi-tech: coinvolta una società parmigiana

I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Parma hanno eseguito diverse perquisizioni locali nei confronti di una società di Basilicanova, che dalle indagini effettuate risultava commercializzare prodotti “hi – tech” provenienti dalla Cina

I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Parma, a seguito di precise direttive del superiore Comando Provinciale, hanno eseguito diverse perquisizioni locali nei confronti di una società di Basilicanova, che dalle indagini effettuate risultava commercializzare prodotti “hi – tech” provenienti dalla Cina con impresso il marchio di una notissima società multinazionale.
 
In particolare, nel corso degli ultimi mesi erano stati selezionati alcuni noti siti di venditori on-line; tra questi, i militari notavano una pagina web di un’insospettabile azienda parmigiana che, tra gli altri, proponeva moderni ed accattivanti apparecchi altoparlanti portatili. A prima vista, i prodotti proposti non presentavano nulla di strano ma, da un’accurata osservazione dei dettagli si notava una scritta richiamante il verso di un noto personaggio dei cartoni animati.

Successive ricerche permettevano di appurare che tale marchio, impresso sui citati diffusori sonori, è di proprietà di una blasonata multinazionale statunitense, protetto, in ambito comunitario dal brevetto nr. 000057745 depositato nel 1996, mentre sul territorio nazionale dalla società milanese “REACT EUROPEAN ANTI-COUNTERFEITING NETWORK-ITALY”. Gli approfondimenti eseguiti sul conto della società parmigiana facevano emergere quale unità locale della stessa quella in Strada Langhirano (peraltro di non agevole individuazione, attesa la mancanza di apposita insegna), mentre in quella effettiva, sita nella zona industriale di Basilicanova, l’assenza di qualsivoglia operatività.

Rappresentati tutti gli elementi investigativi alla locale Autorità Giudiziaria, la stessa emetteva appositi provvedimenti di perquisizione e sequestro, che venivano eseguiti nelle sedi societarie nonché nell’abitazione di G.P., di anni 31, legale rappresentante della società  venditrice; all’esito delle attività veniva segnalato lo stesso G.P. per violazione all’art. 517 – Ter del Codice Penale e venivano sequestrati, complessivamente, quasi 28.000 articoli riportanti il marchio tutelato, nonché vario materiale tra cui locandine pubblicitarie, espositori per negozi ecc..

Considerata poi la qualità e la grande richiesta del mercato per tale prodotto, si quantificava in circa euro 200.000 il potenziale ricavo che la società avrebbe ottenuto dalla vendita dei prodotti sequestrati, peraltro oggetto di apposita campagna pubblicitaria su un noto settimanale d’alta moda a diffusione nazionale.
Inoltre, dalla preliminare analisi della documentazione contabile sequestrata si accertava che, solo nei primi mesi del 2014, il materiale “hi – tech” era stato venduto dalla società parmigiana ad oltre 15 esercizi commerciali ubicati sull’intero territorio nazionale. Per tale ragione venivano attivati altri Reparti della Guardia di Finanza al fine di procedere al sequestro dell’ulteriore materiale commercializzato illecitamente. E’ attualmente in fase di analisi e quantificazione il volume degli acquisti del citato materiale tecnologico proveniente dalla Cina negli anni pregressi e venduto in frode alla legge.

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