Ospedale Vecchio, favorita la ditta Pizzarotti: indagati 11 assessori
Il procuratore generale Laguardia ha chiesto il sequestro preventivo per i reati di abuso di ufficio e violazione dell'articolo 170 del codice urbani sugli immobili di interesse storico e artistico
Il procuratore capo Gerardo Laguardia ha chiesto il sequestro preventivo dell'ospedale Vecchio ed ha iscritto nel registro degli indagati 11 assessori, oltre ad un dirigente del Comune e a 2 imprenditori. Si tratta del vicesindaco uscente Paolo Buzzi e degli assessori Giorgio Aiello (Lavori pubblici), Gianluca Broglia (Bilancio), Davide Mora (Viabilità), Paolo Zoni (Commercio), Francesco Manfredi (Urbanistica), Lorenzo Lasagna (Welfare), Cristina Sassi (Ambiente), Fabio Fecci (Sicurezza), Giuseppe Pellacini (Casa) e Luca Sommi (Cultura).
Indagati anche l'imprenditore Paolo Pizzarotti, il suo braccio destro, Aldo Buttini e il responsabile comunale del procedimento, Gianpaolo Monteverdi.
Le ipotesi di reato sono abuso di ufficio e violazione dell'articolo 170 del codice Urbani sugli immobili di interesse storico e artistico. L'accusa, in sostanza, è quella di aver favorito la ditta Pizzarotti nell'aggiudicazione dei lavori in project financing e di aver predisposto in realtà una ristrutturazione dell'ospedale Vecchio anziché un restauro. Fra gli indagati non figurano nè Vignali nè l'assessore Bernini, in carcere da lunedì scorso: nessuno dei due era presente alla riunione di giunta in cui, il 27 maggio 2010, fu approvata la delibera finita sotto l'occhio della Procura.