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Cronaca

Università, Fp Cgil: "Il Consiglio esclude gli infermieri dalle scelte strategiche"

"Cresce la protesta interna al corso di Laurea in Infermieristica della facoltà di Medicina di Parma -si legge in una nota della Fp Cgil di Parma- per le scelte unilaterali della Presidenza"

"Cresce la protesta interna al corso di Laurea in Infermieristica della facoltà di Medicina di Parma -si legge in una nota della Fp Cgil di Parma- per le scelte unilaterali della Presidenza del corso di Laurea che continua a convocare esclusivamente consigli di corso “ristretti” con la presenza di soli docenti di ruolo (universitari), escludendo i docenti appartenenti alla professione infermieristica (tutti non universitari).

Inoltre, altro punto cardine della suddetta protesta, gli incarichi di docenza (tutti vacanti) per gli insegnamenti al CdL in Infermieristica nell’anno accademico 2013-2014 sono stati attribuiti mediante due procedimenti differenti: per la maggior parte delle diocenze è avvenuto un affidamento diretto dell’incarico, per le rimanenti, la Presidenza del CdL in Infermieristica ha chiesto alle Aziende sanitarie convenzionate con l’Ateneo di Parma di indire bandi per l’individuazione di elenchi di idonei, dai quali la Direzione stessa del CdL avrebbe poi individuato i professionisti ai quali affidare gli incarichi di docenza.

Questa situazione ha aggravato le difficoltà già presenti nell’organizzazione del lavoro dei professionisti afferenti al Settore Formazione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, in particolare dei tutor didattici del CdL in Infermieristica, aspetto che ha provocato ulteriori ricadute negative sul percorso formativo degli studenti, futuri infermieri, futuri professionisti ai quali verrà affidato il delicato compito di prendersi cura della salute dei cittadini.

La locale segreteria della Funzione Pubblica CGIL ha richiesto più volte all'Università e alle Aziende Sanitarie di Parma l'apertura di un tavolo per affrontare alcune tematiche inerenti l’organizzazione dei corsi, gli incarichi di docenza, il riconoscimento dei ruoli dei coordinatori dei corsi di laurea e dei tutor, nonché l’utilizzo delle risorse economiche, strutturali e strumentali.

Come riferisce Rosalba Calandra Checco, responsabile sanità della FP CGIL di Parma, negli ultimi tempi sono pervenute numerose segnalazioni inerenti le presunte scelte arbitrarie, a danno dei professionisti coinvolti nelle attività didattiche del Corso di Laurea in Infermieristica, operate unilateralmente dall'Università con il silenzio delle Aziende sanitarie della città e del Collegio IPASVI. Tutte queste tematiche, con particolare riferimento alle scelte strategiche ed economiche dell’Ateneo e delle Aziende Sanitarie, sono di particolare interesse perché influiscono direttamente sull’organizzazione delle attività e dei servizi sanitari, in risposta ai bisogni dei cittadini, ed attengono direttamente al mercato del lavoro del nostro territorio.

A supporto delle richieste sindacali, è necessario fare notare come tutta la normativa (da ricordare la Mozione dell’Osservatorio Nazionale per le Professioni Sanitarie del MIUR del 8 maggio 2013 sui requisiti di docenza per i corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie) disponga unanimemente il coinvolgimento a tutti i livelli delle professioni sanitarie nei corsi universitari dei propri profili. Inoltre, da tempo Fp Cgil richiede un confronto permanente per discutere l’utilizzo delle risorse economiche assegnate annualmente con Deliberazioni di Giunta Regionale dalla Regione Emilia Romagna, alle varie Aziende Ospedaliero Universitarie e Aziende USL e destinate al finanziamento delle attività formative dei corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie.

Tutte le problematiche sopra esposte necessitano da tempo di risposte urgenti, tuttavia finora sono state ignorate. Si auspica che, con l’insediamento, a breve, del nuovo Rettore di Ateneo, vengano affrontati i problemi con l’augurio che questo possa contribuire a migliorare il clima sia tra i professionisti all'interno del Corso di Laurea, sia tra i professionisti che operano all'interno delle unità operative ospedaliere e territoriali, a vantaggio sia della preparazione degli studenti che della salute dei cittadini.

Anche nella sanità parmigiana, che su questo non si discosta dalla situazione nazionale, non è più il tempo di resistenze, di scorciatoie e di sotterfugi in puro stile neocorporativistico. Oggi, invece, è più che mai necessario operare per un cambiamento contando sulla fattiva collaborazione di tutti i professionisti per migliorare la risposta ai bisogni di salute della comunità". 

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