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Ivoriano in carcere, il Garante dei Detenuti: "Non ha ancora parlato con uno psichiatra, l'Ausl prenda in carico il caso"

Il Garante dei Detenuti Roberto Cavalieri interviene in merito al 45enne ivoriano che è stato arrestato dopo che il 19 luglio ha girato per il centro storico brandendo un coltello da cucina

Il Garante dei Detenuti Roberto Cavalieri interviene in merito al 45enne ivoriano che è stato arrestato dopo che il 19 luglio ha girato per il centro storico brandendo un coltello da cucina. "In riferimento al recente fatto di cronaca -si legge in una nota- che ha visto un cittadino ivoriano rendersi responsabile di fatti che hanno destato preoccupazione sociale in città, il Garante dei detenuti comunica che in data 24 luglio si è recato presso il carcere di Parma per verificare le condizioni di detenzione del paziente psichiatrico.

E' stato possibile intrattenersi in un colloquio con il detenuto, giunto sabato scorso in Via Burla, nel corso del quale il recluso ha raccontato di avere ricevuto assistenza dagli operatori penitenziari ma non ancora da uno psichiatra in carcere. Nel prendere visione dell'ordinanza di convalida di arresto in flagranza e applicazione della misura cautelare emessa dal Tribunale di Parma si è potuto apprendere che, nonostante i tentativi del giudice, non è stato possibile tradurre il detenuto presso il R.O.P. Reparto
Osservazione Psichiatrica presso il carcere di Piacenza ne presso il reparto psichiatrico detentivo di Reggio Emilia in quando non vi erano disponibilità di posti. Allo stesso modo non è stata ritenuta percorribile la misura degli arresti domiciliari presso il reparto di Diagnosi e Cura dell'Ospedale di Parma, stante per il giudice, l'”elevata pericolosità sociale” del soggetto.

La sola soluzione è stata dunque quella della carcerazione presso l'Istituto penale di Parma nel quale il Garante ha potuto verificare che non è stato ancora visitato da uno psichiatra. Solo lunedì scorso il medico del reparto ha chiesto una visita psichiatrica urgente presso il Pronto soccorso dell'Ospedale di Parma, pertanto in ambito esterno al carcere. Si prende atto che sono trascorsi quattro giorni senza che questo malato abbia avuto alcun consulto psichiatrico in ambito detentivo.

Il Garante invita l'Ausl di Parma a volere prendere, con la massima urgenza, in carico il questo paziente psichiatrico e, quindi, a dare effettivo seguito a quanto dichiarato dalla stessa azienda lo scorso 22 luglio in un comunicato stampa dove ha, correttamemente, ribadito di volere garantire il diritto alla salute di questa persona anche nel contesto penitenziario. Infine si invitano le autorità sanitarie competenti ad attivare ogni possibile azione, che in casi come quello del cittadino ivoriano, possano preventivamente evitare il precipitarsi della situazione e assicurare che la detenzione di un paziente psichiatrico in un penitenziario senza il necessario presidio psichiatrico, come quello di Parma, possa rappresentare un estremo, breve e temporaneo provvedimento e non la prassi". 

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