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Cronaca

Jacobazzi ai domiciliari: scarcerato dopo aver vuotato il sacco

Tutti gli indagati che hanno chiesto di essere interrogati hanno ottenuto con un atteggiamento collaborativo un regime meno duro. Era già successo per Mangiarotti, Facini e Lupacchini

Il gip del tribunale di Parma, Maria Cristina Sarli, ha accolto la richiesta di scarcerazione, disponendo la detenzione domiciliare presentata dall'avvocato Paolo Veneziani per Giovanni Maria Jacobazzi, l'ex comandante della Polizia municipale finito in manette il 24 giugno con le accuse di corruzione, tentata concussione, peculato.

A quanto si è appreso, la pm Paola Dal Monte, titolare dell'inchiesta sulle presunte tangenti per il verde pubblico e la manutenzione stradale, ha dato parere positivo all'applicazione di una misura meno afflittiva. Jacobazzi è il quarto degli 11 arrestati nell'operazione della Guardia di finanza ad essere posto ai domiciliari dopo gli interrogatori in Procura. Sempre secondo voci in ambiente giudiziario, tutti gli indagati che hanno chiesto di essere interrogati hanno ottenuto con un atteggiamento collaborativo un regime meno duro.

Prima di Jacobazzi, che è stato interrogato complessivamente per 12 ore, sono stati scarcerati Norberto Mangiarotti, imprenditore del verde e presidente dell'associazione Parma People che nel 2007 sostenne la candidatura a sindaco di Pietro Vignali, un altro imprenditore, Gianluca Facini, Giuseppe Romeo Lupacchini, il detective monzese accusato di corruzione perché avrebbe acquistato proprio da Jacobazzi informazioni riservate pagandole 4.000 euro in contanti.

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