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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

L'ex Rettore Loris Borghi trovato morto in un'auto a Baganzola

Si sarebbe tolto la vita nel pomeriggio di oggi, mercoledì 14 marzo: il cordoglio del sindaco di Parma Pizzarotti

L'ex Rettore Loris Borghi è morto nel pomeriggio di oggi, mercoledì 14 marzo. Secondo le prime informazioni si sarebbe tolto la vita a Baganzola. Loris Borghi era indagato nell'ambito dell'inchiesta Pasimafi, il terremoto giudiziario che ha sconvolto la sanità parmgiana, Nel gennaio del 2018 invece era stato chiesto per lui il rinvio a giudizio per la vicenda della nomina di Tiziana Meschi a capo del Dipartimento Geriatrico.  Loris Borghi sarebbe stato trovato morto all'interno di un'auto sotto il cavalcavia di Baganzola: i soccorritori del 118 sono arrivati sul posto e lo hanno trasportato d'ugenza del reparto di Rianimazione dell'Ospedale Maggiore di Parma ma non c'è stato niente da fare. 

A breve ulteriori informazioni.

Il cordoglio del sindaco Pizzarotti

Cordoglio del Sindaco del Comune di Parma Federico Pizzarotti per la scomparsa del Prof. Loris Bordi ex Rettore dell'Università degli Studi di Parma. "Una tragica notizia che coglie tutti di sorpresa e che ho appreso con grande e profondo sgomento. Ho avuto modo di conoscere e apprezzare Loris Borghi durante il suo mandato come rettore dell'Università di Parma. Insieme, e per la prima volta dopo diversi anni in cui il Comune e l'Università hanno evitato di collaborare, abbiamo stretto un forte legame istituzionale, portando l'Università e il Comune a un dialogo costante e continuo, contribuendo a far crescere entrambi attraverso progetti che tuttora stiamo portando avanti con il nuovo rettore Andrei. Sin da subito Borghi mi ha fatto una bellissima impressione: persona pacata, intelligente, pragmatica e dedita con passione al proprio lavoro. Una persona che era difficile non stimare. La notizia è terribile, drammatica, e ha un sapore davvero amaro. A nome di tutto il Comune di Parma le mie condoglianze alla famiglia".
 

Gennaio: chiesto il rinvio a giudizio per le nomine di Tiziana Meschi

L'ex Rettore dell'Università degli Studi di Parma Loris Borghi avrebbe fatto pressioni e in qualche modo imposto la promozione della ricercatrice Tiziana Meschi, che sarebbe la sua convivente. Il Pm Umberto Ausiello, che ha coordinato l'inchiesta per abuso d'ufficio portata avanti dal Nucleo di polizia tributaria della Finanza, ne è convinto. Il Pubblico Ministero ha chiesto il rinvio a giudizio per Borghi mentre ha chiesto l'archiviazione per Tiziana Meschi, la beneficiaria dei provvedimenti di promozione e per Leonida Grisendi, direttore generale dell'Azienda Ospedaliera-Universitaria ai tempi delle nomine. 

Le dimissioni del 15 maggio 2017 

Il 15 maggio, dopo il terremoto dello scandalo Pasimafi, il Rettore Loris Borghi si è dimesso: è stato accusato di abuso d'ufficio, nell'ambito del'inchiesta Pasimafi, per la nomina di Massimo Allegri, fedelissimo di Guido Fanelli, considerato il capo dell'organizzazione ed arrestato. Ecco alcune delle sue parole: "Spero che questo mio gesto lavi le maldicenze ed il fango che hanno colpito l’Ateneo di Parma, dall’esterno e talora anche dall’interno. Il dibattito intellettuale e la crescita di un’Istituzione pubblica non possono e non devono prescindere dalla fusione delle singole persone in comunità, “cervello espanso”, autoriflessivo e pensante. Atti gravi e imperdonabili di singoli individui non devono trovare la comunità impreparata a enuclearli, estinguerli, annientarli. Nella mia vita non ho mai accettato passivamente ciò che accadeva alla comunità a cui appartenevo in quel momento. E non lo faccio ora. Percepisco una personalizzazione dello scontro e delle vicende con scopi che esulano dalla risoluzione di questo squallore, percepisco la paura e lo sconforto dei dipendenti dell’Università e dell’Ospedale, percepisco un’incipiente sfiducia dei cittadini nell’Università e nella sanità pubblica, colgo il disorientamento degli studenti". 

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