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Cronaca

Tra Costa Smeralda e vestiti griffati fallisce la perla parmigiana dei mangimi

L'azienda leader del settore dei mangimi dichiara il fallimento. La Procura di Parma apre un'indagine per fatturati anomali e spese folli tra golf club, griffe e vacanze di lusso.


Con debiti per 28 milioni di euro l’azienda  Magic Spa, leader nella produzione di mangimi, è stata dichiarata insolvente. L’istanza presentata dai curatori fallimentari è stata ieri accolta dai giudici che hanno così revocato il concordato preventivo. L’azienda che già dallo scorso novembre avrebbe cessato le attività da un anno è sotto il mirino della procura di Parma che ha aperto un fascicolo a suo carico per bancarotta fraudolenta.

Sembrerebbe che con le carte di credito aziendali Giuseppe Lina amministratore unico dell’azienda avrebbe distratto dei fondi della società  per pagare spese personali. Nella lista nera delle voci del bilancio aziendale che hanno insospettito i giudici vi sono acquisti per vacanze in Costa Smeralda e in Costa Azzurra per un totale di 44mila euro; per abiti e costumi disegnati dallo stilista di Obama Caraceni per ben 75mila euro; per bollette telefoniche da 60mila ed Iren da 40mila euro; fino ad arrivare a 40mila euro pagati per l’iscrizione di Lina e consorte ad uno dei più prestigiosi golf club londinesi.

I legali della Magic nella loro difesa affermano che le spese di Lina e di sua moglie sono state funzionali alla produzione dell’azienda. Insomma vacanze, giacche e golf avrebbero generato utili a favore dell’azienda. I curatori fallimentari parlano inoltre di fatture ‘anomale’ che superano il milione e 600mila euro e che sarebbero state emesse dall’azienda pur non esistendo alcuna reale transazione per ottenere l’accesso al credito.

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