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Cronaca

Mediaconciliazione, il giudice di Parma rinvia gli atti alla Consulta

Lo rende noto il presidente dell'Organismo Unitario dell'Avvocatura: "Il giudice ha rimesso alla Corte Costituzionale la mediaconciliazione per eccesso di delega e per gli elevati costi a carico del cittadino"

Arriva dal giudice di pace di Parma il nuovo invio di atti alla Consulta per dubbi di costituzionalità sulla legge che ha introdotto la mediaconciliazione obbligatoria in alcune cause civili. Lo rende noto l'Organismo Unitario dell'Avvocatura. "Il giudice di pace, a Parma, in una causa civile di rito ordinario - spiega Maurizio de Tilla, presidente dell'Oua - ha rimesso alla Corte Costituzionale la mediaconciliazione per eccesso di delega, per gli elevati costi a carico del cittadino, per la qualità del mediatore e degli enti di mediazione, facendo riferimento agli articoli 24 e 77 della Costituzione nonché alle direttive europee in materia. Quanto, appunto, sostenuto dall'Oua in questi mesi".

"Il decreto legislativo è ora all'esame della Corte Costituzionale dopo un ricorso presentato dall'avvocatura: questo - conclude de Tilla - è l'ennesimo stop a un sistema sbagliato e fallimentare. Ci auguriamo che il nuovo ministro, Nitto Palma, ascolti le ragioni dei cittadini, degli avvocati, nonché della stessa magistratura e intervenga per eliminare questa stortura che danneggia il sistema giudiziario italiano".

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