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Cronaca

Mediaword: rischio chiusura a Pasqua e Pasquetta

I sindacati hanno annunciato un pacchetto di otto ore di sciopero che potranno essere dichiarate all'improvviso

Nei negozi di Mediaworld, compreso quello di Parma, a ridosso della Pasqua, potranno essere proclamati scioperi improvvisi con tempistiche e modalità diverse da territorio a territorio.

Il pacchetto di otto ore di sciopero è stato indetto dai sindacati per protestare contro la decisione unilaterale dell'azienda di trasferire i lavoratori dei punti vendita in chiusura e delle aree interessate da contratto di solidarietà.

"Mediamarket - spiegano i sindacati Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs dell'Emilia-Romagna - sostiene da tre anni di voler unificare la rete vendita e l'online attraverso l'omnicanalità. Ma abbiamo assistito solo alla confusione organizzativa e al peggioramento delle condizioni di lavoro e, conseguentemente, al peggioramento del servizio".

Nel 2014 il gruppo Mediamarket proprietario del marchio Mediaworld aveva dato avvio ad una costosa operazione di rilancio iniziata con il rebranding dei punti vendita e l'addio al marchio Saturn, la promessa di aprire almeno 3 nuovi punti vendita l'anno da aggiungere ai 117 esistenti con il contingente impegno per 27 milioni di euro per l'ammodernamento degli store più vecchi e per il potenziamento dell’infrastruttura digitale. 

Tra le misure messe in atto dall'azienda la riduzione delle maggiorazioni domenicali e l'eliminazione dei bonus.

"La crisi delle vendite e le difficoltà del mercato non possono giustificare che l'impresa leda la dignità e il rispetto per i propri dipendenti - protestano le sigle sindacali del commercio - Lo spostamento improvviso della sede, l'annuncio della fine del contratto di solidarietà, la chiusura improvvisa di Grosseto e di Milano centrale, le minacce di trasferimento, la mancanza di informazioni sul bilancio e su quali siano gli altri negozi che non hanno la sostenibilità economica, la riduzione delle maggiorazioni domenicali insieme all'eliminazione del bonus, sono i veri motivi per cui Filcams, Fisascat e Uiltucs proclamano lo sciopero ed invitano le lavoratrici ed i lavoratori a continuare a sostenere la mobilitazione", spiegano i sindacati, annunciando nuove mobilitazioni dopo gli scioperi dei prossimi giorni..

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