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Cronaca

Minaccia la titolare di un centro massaggi cinese con una pistola, la donna gli sferra un calcio: 35enne arrestato

Il rapinatore parmigiano ha perso la carta di identità e la pistola: dopo due giorni è stato rintracciato dai carabinieri a bordo di un bus, grazie alla localizzazione del cellulare

E' entrato all'interno del Centro massaggi cinese del Centro commerciale Le Vele, ha chiesto un massaggio, poi ha estratto una pistola giocattolo, con il tappo rosso annerito, e ha minacciato la titolare per farsi consegnare l'incasso di 1.200 euro. La donna ha reagito e gli ha sferrato un forte calcio nel basso ventre che lo ha fatto cadere a terra. Il malvivente è riuscito poi a scappare. I carabinieri della compagnia di Parma hanno arrestato, dopo due giorni dalla rapina, lo hanno arrestato: si tratta di S.N., un 35enne parmigiano residente a Sissa, con piccoli precedenti alle spalle. 

L'episodio si è verificato qualche giorno fa all'interno del centro commerciale Le Vele. Il giovane, con precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti e per alcune aggressioni, è entrato all'interno del Centro massaggi e, quando si è accorto di essere solo, ha estratto la pistola e si è fatto consegnare l'incasso della mattinata, circa 1.200 euro. La titolare, una donna cinese, era insieme ad una collaboratrice, ed ha consegnato i soldi. Poco dopo però ha reagito sferrando al bandito un forte calci nel basso ventre: l'uomo è caduto a terra, ha perso la pistola, il berretto e il documento di identità. Si è rialzato ed è scappato. Sul posto sono arrivati i carabinieri, avvertiti subito dalla due donne. 

Per due giorni il 35enne, secondo la ricostruzione degli inquirenti, non è tornato a casa e non si è presentato a casa della madre anche se, subito dopo la rapina, è andato da lei per cambiarsi e riempire uno zainetto con alcuni cambi. Ha spento il cellulare, che era intestato a lui, per due giorni. I carabinieri sono riusciti a localizzarlo quando ha riacceso il telefonico, localizzando la sua posizione. Si trovava a bordo dell'autobus 23 proveniente da Sissa verso San Secondo. Proprio qui è stato fermato dai militari che lo hanno accompagnato in Caserma in stato di fermo. La Procura, che aveva subito autorizzato la localizzazione del cellulare, ha confermato il fermo. Il 35enne si trova nel carcere di via Burla. 

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