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Cronaca

Mobbing nel Comune di Montechiarugolo? Filippi: "Verificare l'operato dell'Amministrazione"

A Montechiarugolo il Comune ha dichiarato "non revocabili" le dimissioni che un dipendente aveva dato "in un momento di incapacità naturale, correlata alla situazione in atto e determinata dal datore di lavoro in violazione dei propri obblighi"

A Montechiarugolo, in provincia di Parma, il Comune ha dichiarato “non revocabili” le dimissioni che un dipendente aveva dato “in un momento di incapacità naturale, correlata alla situazione in atto e determinata dal datore di lavoro in violazione dei propri obblighi”, dal momento che l’uomo “era in particolare stato depressivo per il quale era in terapia farmacologica, scaturito dalla situazione correlata al contenuto e alla modalità di svolgimento della sua prestazione lavorativa” dopo che “a seguito di una riorganizzazione dell’area tenica veniva preposto a un servizio per lui certamente riduttivo e dequalificante”, visto che non comprendeva i compiti di cui “si era sempre occupato fino a quel momento, da oltre 10 anni, esprimendovi tutta la propria professionalità”.

A sollevare il caso è Fabio Filippi (Fi-Pdl), in una interrogazione alla Giunta in cui segnala anche come l’amministrazione comunale “contrariamente a quanto disposto dalla normativa vigente non aveva né il medico del lavoro, il cui intervento era stato richiesto dal dipendente, né il Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del bene di chi lavora e contro le discriminazioni”. Il consigliere chiede quindi alla Regione “un intervento diretto e urgente per verificare l’operato dell’amministrazione stessa, accertarne eventuali responsabilità, anche e soprattutto tenuto conto delle difficoltà economiche create al dipendente e alla sua famiglia”.

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